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Di tutto questo e di altro ancora i due autori hanno discusso in una interessante chiacchierata con Amedeo Scalese con il sottoscritto dietro la macchina da presa. Il tutto potete leggerlo e vederlo su LSB, mentre qui sotto vi metto il disegno di Becky che Camagni ha realizzato sulla copia stampa di Amedeo:
Ovviamente ho anche io acquistato, anche se con un po' di ritardo, i primi due volumi di Nomen Omen e avendo letto il primo volume, colgo l'occasione della segnalazione per scriverci su alcune considerazioni:
I colori della magia
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Non c'è solo Gaiman in Nomen Omen, però: in particolare la parte finale della storia, ma in qualche modo la stessa caratterizzazione di Becky, fanno pensare al Bonerest di Matteo Casali e Giuseppe Camuncoli, altra proposta italiana di impianto molto internazionale che evidentemente era troppo in anticipo sui tempi per raccogliere in maniera altrettanto efficace a Nome Omen un buon pubblico di lettori. Le due opere, tra l'altro, hanno molti punti in comune: uno stile di scrittura moderno, in grado di alternare con efficacia le scene più lente, ricche di informazioni ma mai pesanti grazie ai dialoghi brillanti e molto teatrali, a quelle più propriamente d'azione; la costruzione della pagina da parte dei due disegnatori, molto "americana" per dinamismo e struttura della griglia. Le differenze principali, però, sono proprio nello stile dei due disegnatori: se da un lato Camuncoli era molto più centrato sul contrasto chiaro-scuro e su uno stile quasi cartoonesco, Camagni può essere molto semplicemente accostato a Gabriel Rodríguez, disegnatore di Lock & Key, altro fumetto di successo che in qualche modo cattura tematiche non molto differenti. Come Rodriguez, Camagni propone un tratto rotondo e fortemente influenzato dal manga realistico anni Ottanta e Novanta del XX secolo, che si è imposto come standard del fumetto nipponico.
Il tutto contribuisce alla realizzazione di un prodotto divertente, appassionante e stimolante, che sono gli ingredienti essenziali per realizzare un'opera piacevole e in grado di fidelizzare i lettori.
Ovviamente la speranza è di poter scrivere in tempi non troppo lunghi (prima dell'uscita del terzo volume: ce la dovrei fare!) del secondo volume e dei materiali collaterali che Bucci e Camagni hanno messo a disposizione liberamente per i lettori della serie.
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