Stomachion

martedì 5 aprile 2022

WikiRitratti: Hedwig Kohn

Lise Meitner è una delle tante ricercatrici a non aver ottenuto il Premio Nobel nonostante i suoi fondamentali contributi alla disciplina. La storia risale al 1944-45: la Seconda Guerra Mondiale infuriava sul suolo europeo, così l'Accademia delle Scienze svedese il 15 novembre del 1945 annunciò i Premi relativi al 1944. E a vincere il premio per la Chimica fu Otto Hahn per la scoperta della fissione dei nuclei pesanti. La fissione dell'uranio, a essere precisi. E nessuna menzione alla Meitner, i cui suggerimenti furono fondamentali per le ricerche di Hahn. Secondo Mark Walker il mancato riconoscimento era da attribuire all'incapacità di pensare in maniera interdisciplinare da parte della commissione che assegnò il Premio. La Meitner, però, venne abbondantemente ripagata da altri riconoscimenti, incluso l'Otto Hahn Prize nel 1955.
Nata il 7 novembre del 1878, fu una delle sole tre donne a ottenere l'abilitazione in fisica per insegnare nelle università della Germania. Le altre due furono Hertha Sponer e Hedwig Kohn.
20220405-hedwig-kohn
Nata a Breslavia il 5 aprile del 1887 da Georg Kohn, un commerciante all'ingrosso di tessuti pregiati, e Helene Hancke, crebbe in una famiglia benestante di ebrei tedeschi.
Si iscrisse all'Università di Breslavia nel 1907, giusto un anno prima che alle donne venisse ufficialmente permesso di immatricolarsi. Ottenne il dottorato nel 1913 sotto la supervisione di Otto Lummer, di cui successivamente divenne assistente. Durante la Prima Guerra Mondiale rimase presso il dipartimento di fisica della sua università insegnando e consigliando studenti e dottorandi nonostante la sua giovane età. Finita la guerra, le venne riconosciuta una medaglia per questo servizio reso. Ottenne l'abilitazione nel 1930.
Il suo campo di ricerca riguardava lo studio della luce, in particolare la sua intensità proveniente dalle sorgenti più disparate ("corpi neri", atomi, molecole).
Purtroppo l'ascesa politica del nazismo chiese il conto a Hedwig, che venne licenziata nel 1933 a causa delle leggi che vietavano agli ebrei qualunque lavoro presso istituzioni statali. Clemens Schaefer, all'epoca direttore dell'Istituto di Fisica, provò a opporsi al licenziamento, ma senza successo. Grazie ad alcuni finanziamento statunitensi, però, nel 1935 riuscì a trascorrere tre mesi presso l'Osservatorio Licht-Klimatisches di Arosa, in Svizzera, per misurare l'intensità dei raggi ultravioletti provenienti dal Sole. Purtroppo la ricerca non portò ad alcun lavoro permanente. Negli anni successivi proseguì le sue attività di ricerca nel campo della luce mantenendosi poco sopra la linea della sopravvivenza, fino a che nel 1938 si ritrovò senza lavorò ne soldi, entrando per poco nel novero delle vittime dell'Olocausto: il suo unico fratello, infatti, venne deportato a Kovno, dove fu assassinato.
Nonostante la bravura e il rispetto acquisiti nel campo della fisica, la sua situazione era complicata da vari fattori: una scarsa fama internazionale, poche posizioni accademiche in Europa in quel periodo, la sua nazionalità tedesca, la giovane età, e ultimo ma non meno importante il fatto di essere una donna. E forse anche le sue origini ebraiche giocarono un ruolo nelle sue difficoltà nell'andare via dalla Germania.
Alla fine, grazie all'aiuto, tra gli altri, di Rudolf Ladenburg e delle già citate Lise Meitner ed Hertha Sponer, riuscì a lasciare la Germania, prima nel Regno Unito nel 1939, ma il visto fu cancellato a causa della Seconda Guerra Mondiale, quindi in Svezia per il luglio del 1940.
Ottenuto il visto per gli Stati Uniti, dopo un lungo viaggio, giunse oltre oceano nel gennaio del 1941. Dopo essersi ripresa da una grave malattia, Hedwig Kohn insegnò presso il Women's College dell'Università della Carolina del Nord a Greensboro per un anno e mezzo. Quindi nel 1942 si trasferì al Wellesley College nel Massachusetts , dove divenne professoressa associata nel 1945 ottenendo la cattedra nel 1948. Qui fondò anche un laboratorio di ricerca in spettroscopia atomica.
Nel 1952, su invito di Hertha Sponer, si trasferì alla Duke University di Durham, nella Carolina del Nord, dove riprese il lavoro di ricerca sempre aprendo un laboratorio di spettroscopia atomica, che diresse fino a poco prima della sua morte, avvenuta il 26 novembre del 1964.

Nessun commento:

Posta un commento