Era il 2008, dieci anni dopo l'uscita de
La leggenda del pianista sull'oceano di
Giuseppe Tornatore, quando su
Topolino, sul #2737 per la precisione,
Alessandro Baricco,
Tito Faraci e
Gioprgio Cavazzano mettevano insieme i loro talenti per dare ai lettori la
parodia disneyana proprio del "romanzo" di Baricco,
Novecento. A interpretare il protagonista del libro, Novecento, appunto, troviamo Pippo, scelta quanto mai indicata per molti motivi: la semplicità con cui il personaggio ideato da Baricco era in grado di estrarre note dalla sua testa poteva essere rappresentata solo dalla semplicità con cui Pippo affronta la vita. Inoltre la logica estrema con cui spesso gli autori hanno caratterizzato Pippo ben si adattava per rendere in maniera più leggera rispetto al romanzo le idiosincrasie di Novecento. Senza dimenticare, poi, che la parodia
disneyana in un certo senso restituiva al lettore che, come me, aveva anche letto il libro, un personaggio forte che lo stesso Baricco aveva "ucciso" con un finale che ovviamente non era presentabile su
Topolino.