Stomachion

venerdì 17 agosto 2018

Tre millimetri al giorno

E' possibile ambientare un romanzo d'avventura all'interno di una casa? Trasformare gli ambienti della vita quotidiana in posti fantastici dove l'obiettivo principale è sopravvivere? In ultima analisi la risposta è positiva. A fare tutto ciò, data una premessa fantascientifica, ovvero una nube tossica che investe Scott Carey, il protagonista di The incredible shrinking man, è Richard Matheson.
Tre millimetri al giorno, questo il titolo italiano, sono almeno due romanzi in uno: da un lato c'è il racconto di come un uomo vede, ogni giorno, la sua vita distrutta a causa del costante rimpicciolimento che il suo corpo sta subendo, descritto con una serie di flashback che si incastrano all'interno della narrazione principale, dedicata ai suoi ultimi giorni nello scantinato di casa, impossibilitato a comunicare con la moglie e la figlia, immaginando un panorama quotidiano come un esotico mondo popolato da predatori implacabili. Nel caso di Scott il predatore è un ragno, ogni giorno sempre più grande, che alla fine viene sconfitto grazie all'ingegno e all'audacia del piccolo protagonista.
L'intelligenza del romanzo, di veloce lettura, sta non tanto nella plausibilità del rimpicciolimento, o nei possibili risvolti narrativi lasciati nel finale che potevano dare origine a un nuovo romanzo, anche se certo molto più fantastico di Tre millimetri al giorno, quanto nel riuscire a mettere sotto gli occhi del lettore buona parte di ciò che in generale diamo per scontato, come gli affetti o gli istinti, ma che visti da una prospettiva di molto differente assumono un'importanza quasi ossessiva per il protagonista, che così è costretto a ragionare su se stesso e sul senso della propria esistenza.

Nessun commento:

Posta un commento