Come ricorda Alan Weisman, i gatti sono i più grandi serial killer mai creati dal genere umano. Indubbiamente è da considerarsi come una classica iperbole, ma neanche troppo distante dalla realtà: come scrive lo stesso Weisman ne Il mondo senza di noi, studiando i gatti, non solo quelli di campagna, ma anche quelli di città, non appena messe le zampe fuori di casa, si trasformano in spietati cacciatori, uccidendo topi e roditori vari e non per necessità, ma per puro capriccio, proprio come gli esseri umani.
Potremmo dire che tutto ciò William Burroughs lo aveva già capito: amante dei gatti, ha scritto un breve quanto bel libro dedicato ai gatti della sua vita, Il gatto in noi, in cui, però, ha anche esplorato la parte più intimamente felina dell'essere umano.
Se amate i gatti (e, mannaggia a me, anche se a casa, quella di paese, abbiamo avuto sempre cani - che i gatti, anche quelli domestici, stanno sempre per strada - mi piacciono!) questa è decisamente una lettura da recuperare, per riportare alla memoria la parte gatta in ognuno di noi (in altri termini direi anarchica, ma lasciamo da parte qualunque considerazione politica, per una volta!).
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