Stomachion

lunedì 12 ottobre 2020

Topolino #3385: L'Isola misteriosa

Pubblicato a puntate tra il 1874 e il 1875, L'isola misteriosa di Jules Verne è il seguito ideale di 20000 leghe sotto i mari, oltre a essere il romanzo conclusivo di una trilogia iniziata con I figli del capitano Grant. I riferimenti ai due romanzi, pur se presenti, non inficiano la godibilità della lettura (devo, infatti, confessare che lessi questo prima del precedente 20000 o della visione dei due film tratti dai primi due romanzi), ma indubbiamente la conoscenza dei primi due "capitoli" rende più completa la lettura della trilogia.
Ad ogni buon conto, restando strettamente legati al solo personaggio del Capitano Nemo, i due romanzi portano uno spaccato vivido e completo del personaggio, e dunque inevitabile per Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio tornare sul loro Pippo-Nemo delle 19999 leghe sotto i mari.
I due autori presentano sin da subito delle variazioni sulla trama originale: sull'isola di Nemo, infatti, non naufragano degli ex-galeotti in fuga, ma due donzelle con il loro cane: Minni, Paperina e Pluto. Invariato, invece, il mezzo di locomozione usato, un pallone aereostatico, e gli eventi misteriosi in cui le due naufraghe si imbattono, almeno fino a che Topolino/Michel e Paperino/O'Quack non intervengono per salvarle a bordo di due piattaforme volanti che ricordano un paio di onritotteri.
Oltre questo c'è ben poco da aggiungere sul primo episodio de L'isola dei misteri: la storia semplicemente introduce i nuovi personaggi e la nuova ambientazione, il tutto con un ottimo ritmo e un apparente senso di sicurezza, supportato dalle gag presenti, fino alla pericolosa scena conclusiva, che vede l'intervento dei già citati Topolino e Paperino.
Paperi romani
Il secondo episodio degli Italici paperi di Matteo Venerus ed Emanuele Baccinelli manitene le premesse dell'esordio, con una sceneggiatura brillante, con i tentativi di Paperone di rendere romani gli abitanti del suo villaggio per commerciare meglio con i romani di Roma.
La storia, che vede l'arrivo della versione romana dei Bassotti, divertente e ricca di gag, in pratica ruota, dal punto di vista storico, sulla propensione dei romani a integrare usi e costumi delle popolazioni conquistate per rendere più semplici i rapporti con le periferie.
Finora, pur se la saga evita riferimenti a eventi storici, mantiene una pur minima aderenza storica che comunque rende piacevole la lettura anche al lettore adulto.
La grande avventura della scuola
Quando avevo all'incirca l'età di Qui, Quo, Qua, anche io, con la mia scuola, partecipati a un quiz televisivo: è sostanzialmente questa la trama de L'orologio della sapienza di Gabriele Mazzoleni e Mario Ferracina.
La storia, però, più che per la morale (non esistono scorciatoie che rendono più veloce il processo di imparare) è il fatto che i due autori riprendono personaggi e ambientazioni del Newton Pitagorico di Marco Nucci e Stefano Intini, mentre la caratterizzazione dei nipotini risulta leggermente diversa uno dall'altro, come introdotto da Bruno Enna nelle sue storie.
In definitiva continua, con successo, il lavoro sui personaggi che gli autori di Topolino stanno portando avanti grazie alla spinta del nuovo direttore, Alex Bertani.

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