Stomachion

sabato 13 febbraio 2021

Topolino #3403: Nel segno di Agatha Christie

Non ho trovato nessun vero spunto interessante dal punto di vista scientifico nell'ultimo Topolino, così ho deciso di anticipare a oggi la recensione settimanale, concentrandomi sulle storie che maggiormente mi hanno colpito, iniziando dalla storia d'apertura, Lo strano caso di Villa Ghirlanda, giallo in due parti di Blasco Pisapia.
L'autore, in una delle sue rare capatine in quel di Topolinia, realizza un tipico investigativo che ricorda i gialli di Agatha Christie: Topolino e Minni sono, infatti, ospiti di una ricca villa al cui interno viene effettuato un furto ai danni della padrona di casa. E tutti sembrano avere un alibi. A farla da padrone, però, non è esattamente Topolino, ma Manetta, che è stato recentemente trasferito dal commissariato di Topolinia a un altro periferico, mentre il suo posto è stato preso da tale ispettore Irk, personaggio antipatico caratterizzato come una sorta di Topesio. Il buon Manetta, ad ogni modo, venuto a sapere dell'incredibile furto, decide di indagare anche lui per potersi riscattare dall'errore che ne ha causato il trasferimento.
Gli elementi per un giallo bello e appassionate ci sono dunque tutti: vedremo settimana prossima come Pisapia li porterà a termine.
Un nuovo club
Lo storico club dei miliardari sta diventando, per Rockerduck, un posto sempre più difficile da frequentare a causa delle spacconate di Paperone che gli impediscono di rilassarsi. Così il buon John, stimolato dal segretario Luski, decide di aprire una nuova sede più sfarzosa e lussosa, un posto dove Paperone non ha nessuna intenzione di mettere piede.
Da questa premessa si sviluppa La contesa sociale, storia squisitamente barksiana di Marco Bosco per i disegni di Francesco Guerrini. Alla fine dell'inevitabile conesa del titolo, tutto torna alla normalità, come ci si deve aspettare, non senza il classico insegnamento morale che permette ai miliardari di recuperare lo spirito del loro club.
Per il resto il sommario è costituito da una nuova storia delle Cronache feline di Malachia, disegnata sempre da Enrico Faccini ma questa volta scritta da Roberto Gagnor (forse è un caso, ma è la prima storia in cui ci si riferisce allo status brasiliano di Malachia, gatto di Paperoga, e non a quello originario, gatto di Paperino), un paio di storie brevi e due storie sanvalentine: Primo appuntamento, della serie Young Donald Duck, e Le frecce di cupido con protagonista, tra gli altri, Indiana Pipps.
Quest'ultima, scritta da Riccardo Pesce per i disegni di Marco Palazzi, risulta alla lunga un po' deludente e non è ben chiaro perché l'incantesimo legato a un reperto magico legato all'Antica Grecia dovrebbe venire rotto da un rituale di un'isola del Pacifico. D'altra parte è quel che succede quando si prende un soggetto interessante e lo si usa per sviluppare una commedia degli equivoci condita da cuoricini.
Gli stessi cuoricini che stanno nel nuovo episodio di YDD, serie ormai affidata ad Alessandro Ferrari con i disegni di Marco Mazzarello, che sta diventando un po' stucchevole nei temi e nel loro svolgimento. Il problema della serie è che è una coproduzione estera, ma andrebbe ripensata se non addirittura interrotta. Questa, però, è una ben vana speranza.

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