A cry in the silenceIl titolo è probabilmente un riferimento al tempo del sogno degli aborigeni australiani. Il concetto di dramtime o dreming venne introdotto dall'antropologo Francis Gillen e quindi adottato dal collega Baldwin Spencer. Identifica una serie di miti sulla formazione (e non sulla creazione) del mondo, popolati da figure archetipiche, totemiche si potrebbe dire, esseri giganteschi o dai poteri soprannaturali.
A shine in the dark
Like a rising star
The dream is coming
Il termine, però, secondo il linguista David Campbell Moore è una cattiva traduzione della parola aborigena, e sebbene dreaming è in qualche modo connesso con il termine originale, non riesce a catturarne la vera essenza.
L'ultima cosa che mi resta da aggiungere è che la prima occasione in cui sono incappato nel tempo del sogno è stato in occasione della $aga di Paperon de Paperoni di Don Rosa. In quel caso il fumettista statunitense usò una storia "mitologica" per fornire a Paperone una visione del suo futuro. E allo stesso modo il Dreamtime di The final experiment serve per fornire una visione del futuro al menestrello Ayreon:
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