
Come nella mitica pellicola di Spielberg, infatti, anche in Super 8 abbiamo un gruppo di adolescenti che interagiscono con un alieno. La storia, rispetto a E.T., è un po' più complicata e solo nel finale i ragazzi aiuteranno l'alieno ad andarsene dalla Terra, ma il messaggio è chiaro: andare oltre le differenze, trattando gli altri con la dignità che meritano. C'è poi anche una sottotrama sul perdono, giusto per non farsi mancare nulla.
Per buona parte Super 8 ha una scrittura quasi da investigativo: i protagonisti della pellicola, che sono andati di notte a girare un cortometraggio in super 8 (da qui il titolo) assistono al deragliamento di un treno, evento che è, come scopriranno poi, all'origine di una serie di sparizioni che avvengono in città.
La storia è intrisa dell'atmosfera degli anni Ottanta, non solo per l'ambientazione, il 1979, ma anche per l'influenza più o meno dichiarata di altre due pellicole dell'epoca, come i Goonies e Stand by me. Ci sono poi alcuni dettagli interessanti, come anche una certa commistione con l'horror che sembra venire direttamente da Alien, ma su alcuni di questi ci tornerò quando affronterò Stranger Things.
Per ora l'unica cosa che mi preme scrivere per concludere è che: il film merita. Decisamente!
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