
Viviamo un particolare momento storico, in cui è difficile riuscire a concentrarsi su altro. Generalmente, dopo un po', ci si fa l'abitudine, e questo nonostante la guerra sia particolarmente vicina. Questo non vuol dire che non ci si pensi, ma che semplicemente si lascia il pensiero da parte. Almeno per un po'. Poi decidi che vuoi scrivere qualcosa, perché nell'ultimo periodo hai scritto troppo poco, lasciandoti influenzare un po' dalla tensione, un po' dall'idea che forse non è proprio il caso di scrivere di qualcosa che magari è più leggero. E allora, quando hai deciso che è il momento di scrivere, ti chiedi: ma perché proprio di un film di fantascienza che racconta di una guerra? Certo è una guerra con degli alieni che vengono da chissà dove e non tra esseri umani, ma il punto del film è che è un immenso paradosso temporale, uno di quelli in cui speri sia finita la Terra in queste ultime settimane. Uno di quelli da cui domani ti sveglerai e dirai, era solo un incubo. E invece è reale. Ma almeno in
Senza domani di
Doug Liman, tratto da un
manga,
All You Need Is Kill di
Hiroshi Sakurazaka, il protagonista, interpretato da
Tom Cruise, ha modo di intervenire negli eventi, persino di sbagliare e correggere i propri errori. Un po' come nel mitico
Il giorno della marmotta (che non è questo il titolo del film, ma va bene lo stesso).
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