Ti ordino di trovare il segreto della felicità.Ne esce fuori un divertente, a volte anche esilarante viaggio filosofico ricco di gag, ma anche di considerazioni non banali. Se da un lato Paperino, grazie al suo compito, diventa una sorta di guida attraverso i punti di vista di personaggi come Nonna Papera, Ciccio, Gastone, Pico de Paperis, dall'altro la porzione più interessante della storia è quella ambientata in Brutopia, che Carl Barks creò ispirandosi all'Unione Sovietica di Krusciov e che, purtroppo, è in qualche modo ancora molto attuale. Trondheim, in questo caso, propone una sua lettura, per quanto comica, delle motivazioni che mantengono bloccati i popoli soggiogati da una qualsiasi dittatura, ma grazie al brutopiano che Pico e Paperino hanno liberato, alcune pagine più avanti inserisce anche una non tanto velata critica alla società consumistica, di cui giusto un paio di pagine prima del suo ritorno a Paperopoli, proprio Paperino si rivela un perfetto rappresentante.
Alla fine di questa ricerca per interposto personaggio, i due autori comunicano al lettore che in fondo la felicità è qualcosa di personale che si può ottenere con le piccole cose. Quelle che ci stanno più a cuore.
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