Stomachion

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sabato 15 luglio 2023

Paperino e la ricerca della felicità

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Dopo le folli avventure nominalmente dedicate a Topolino, Lewis Trondheim e Nicolas Keramidas tornano con una nuova storia fintamente ritrovata in vecchi e dispersi albi disneyani ormai dimenticati e, come già nell'episodio precedente, strutturata come una serie di 42 ingiallite pagine domenicali con Paperino protagonista. In questo caso i due autori propongono una trama di base quanto mai collaudata: Paperone che manda Paperino a recuperare un tesoro per suo conto. O almeno è quello che sembra succederà fino a che Paperino non fa un accenno alla felicità. E così Paperone decide di botto:
Ti ordino di trovare il segreto della felicità.
Ne esce fuori un divertente, a volte anche esilarante viaggio filosofico ricco di gag, ma anche di considerazioni non banali. Se da un lato Paperino, grazie al suo compito, diventa una sorta di guida attraverso i punti di vista di personaggi come Nonna Papera, Ciccio, Gastone, Pico de Paperis, dall'altro la porzione più interessante della storia è quella ambientata in Brutopia, che Carl Barks creò ispirandosi all'Unione Sovietica di Krusciov e che, purtroppo, è in qualche modo ancora molto attuale. Trondheim, in questo caso, propone una sua lettura, per quanto comica, delle motivazioni che mantengono bloccati i popoli soggiogati da una qualsiasi dittatura, ma grazie al brutopiano che Pico e Paperino hanno liberato, alcune pagine più avanti inserisce anche una non tanto velata critica alla società consumistica, di cui giusto un paio di pagine prima del suo ritorno a Paperopoli, proprio Paperino si rivela un perfetto rappresentante.
Alla fine di questa ricerca per interposto personaggio, i due autori comunicano al lettore che in fondo la felicità è qualcosa di personale che si può ottenere con le piccole cose. Quelle che ci stanno più a cuore.

sabato 23 luglio 2022

Topolino in un classico remake da paura

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Con Horrifkland Lewis Trondheim affiancato ai disegni (e anche ai colori) da Alexis Nesme, rende omaggio a una particolare categoria di parchi del divertimento: quelli del terrore. L'Horrifikland del titolo è, infatti, un parco a tema fantasmi e ghost story ormai in disuso in una cittadina dal gusto architettonico molto europeo: ricorda, infatti, la tipica città delle Alpi francesi o austriache.
Gli spunti di originalità della storia, però, finiscono qui. Per il resto, infatti, fatte le debite modifiche, la storia ricalca in maniera quasi pedissequa Topolino nella casa dei fantasmi di Floyd Gottfredson, sottraendo al lettore disneyano più esperto qualunque possibilità di potersi stupire in qualche modo dalla lettura.
Le variazioni più interessanti, che quanto meno tolgono la sensazione di essere di fronte a un remake, sono appunto nell'ambientazione e nell'aggiunta di Gambadilegno e del suo primo socio, Silvestro Lupo, protagonisti di buona parte delle gag del volume. L'ambientazione della storia, invece, permette a Trondheim e Nesme di proporre una varietà di situazioni differenti, in qualche modo più divertenti da un lato, e potenzialmente più tese dall'altro (la cosa, però, personalmente non mi sembra molto riuscita) rispetto alla storia di Gottfredson.
E' indubbiamente una storia ben scritta, in cui ritmo e intreccio vengono gestiti nel modo migliore possibile e dove in particolare sul colore Nesme riesce a dare quel qualcosa in più, ma nel complesso la storia, per quanto gradevole, forse non meritava la pubblicazione in un cartonato (diciamo che posso fare la concessione per via dei disegni di Nesme!). Come anche i remake usciti in anni passati su Topolino, anche questa Horrifikland per quanto valida, non è all'altezza dell'originale gottfredsoniano.

domenica 2 gennaio 2022

Folli avventure con Paperino

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A partire dal 2016 l'editore francese Glenat ha iniziato a produrre una serie di cartonati d'autore con i personaggi disneyani. I primi volumi sono arrivati in Italia grazie alla Giunti, che evidentemente non ha trovato mercato per queste proposte lasciandole successivamente alla Panini.
I volumi della Panini si stanno susseguendo con una certa regolarità e, prima o poi, ve ne scriverò le recensioni (fino a ora ne ho letti due di quelli editi dall'editore modenese), per cui, in attesa di recuperare quelle recensioni, inizio a recuperare quelle scritte ma fino a ora non pubblicate dedicate ai volumi della Giunti. Iniziamo con Mickey's craziest adventures di Lewis Trondheim e Nicolas Keramidas.
L'albo gioca con il presunto ritrovamento di una serie di inesistenti comic book statunitensi al cui interno sono presenti le puntate delle Mickey's craziest adventures, pubblicate una pagina a numero sull'introvabile e incompleta Mickey's Quest.
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