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Per il secondo episodio de I pionieri del volo, Sergio Cabella e Luca Usai ci raccontano come La vita è un'acrobazia. Abbiamo sempre Topolino come provetto aviatore, ma a differenza di settimana scorsa, questa volta ad affiancarlo troviamo Gancio e, soprattutto, la storia è centrata sull'amicizia tra i due. E' infatti quest'ultima ad avere la meglio sulla visione di un Topolino praticamente infallibile sia nel calcio sia nell'aviazione, anche se i due autori non dimenticano di rappresentare il Topo come uno scavezzacollo, cosa che è coerente con il suo lavoro di pilota d'aerei. Stupisce un po', invece, la caratterizzazione un po' timorosa di Gancio, anche se resta coerente con la storia proposta da Cabella: forse la scelta di un'altra spalla che potesse essere più facilmente riconoscibile con quel carattere "imposto" a Gancio sarebbe stata più opportuna.
Interessante, poi, come Usai sembra stia in qualche modo modificando il tratto: la cosa si nota non tanto nei personaggi di contorno, quanto soprattutto in Topolino e Gancio, che risultano più rotondi di quanto normalmente non faccia il disegnatore (indizio che, comunque, era presente anche nella storia di settimana scorsa.
Il numero si chiude, quindi, con Gastone Giasone e il vello d'oro, secondo episodio de La grande mitologia papera. In questa occasione Luca Barbieri, supportato ai disegni da Giampaolo Soldati, reinterpreta, con stile gagnoriano, il mito di Giasone e degli argonauti alla ricerca del vello d'oro. Barbieri, però, cancella completamente gli argonauti, che in effetti sarebbero stati inutili vista la scelta di puntare su Gastone, caratterizzato come un fannullone baciato dalla fortuna. Alcune scelte, appunto un po' troppo gagnoriane, lasciano perplessi: come sapete, soprattutto quando si tratta di miti o di storie in costume, alcuni modernismi che pur se rendono leggeri e in qualche modo brillanti i dialoghi, non riesco proprio a digerirli.
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Ovviamente ora il timore è che la cosa si ripeta pure con il prossimo numero, in uscita tra due mesi, e che vedrà in apertura altre due storie de La grande mitologia papera: non c'è nulla che ci garantisca che queste usciranno prima su Topolino (e anzi sospetto che sarà così), impoverendo così la lettura stessa dell'albo, almeno per chi segue anche Topolino. La testata, poi, dovrebbe durare cinque numeri, visto che l'intera serie mitologica disneyana consta di 10 episodi.
Questo primo numero, ad ogni modo, vede spiccare, nel reparto ristampe, l'avventura temporale Topolino e il vero Ulisse di Caterina Mognato e Maurizio Amendola, e Paperina oracolo di Delfi di Claudia Salvatori e Roberto Ronchi.
Mentre quest'ultima racconta, in maniera anche piuttosto fedele nonostante gli aggiustamenti disneyani, come si diventa oracoli degli dei, nella storia della Mognato Topolino decide di viaggiare indietro nel tempo per conoscere Ulisse e poi fornire a Pippo, Gilberto e i suoi nipoti una visione quanto più corretta possibile di un eroe che, in effetti, non sappiamo nemmeno se è mai esistito. Gli eroi mitologici, infatti, sono da considerarsi come gli archetipi dei moderni supereroi. A questa regola non si sottrae nemmeno Ulisse, ma la caratterizzazione della Mognato, datata 1995, molto interessante e originale, in realtà non è esattamente così fantasiosa o troppo in disaccordo con l'eroe omerico, visto che già in altre reinterpretazioni era considerato come un bugiardo (che poi in fondo è vero visto che provò a fingersi pazzo per non partire per la guerra di Troia) e non era un gran marinaio visto che lo incontriamo come re di Itaca, ma anche come contadino.
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