Arriva al terzo episodio, Calma assoluta! disagnata da Emilio Urbano, la serie di Alberto Savini That's your life, Donald! realizzata per celebrare i 90 anni del personaggio (e quindi tra 5 anni il suo corto d'esordio diventerà di pubblico dominio). E nel frattempo sono anche riuscito a trovare il riferimento all'albo a fumetti e quindi alla storia in esso contenuta che sta dietro il titolo della serie stessa.
Infatti il Four Color Comics #1109 dell'estate 1960 recava come titolo This is Your Life, Donald Duck, come la storia scritta da Vic Lockman e Tony Strobl pubblicata in Italia per la prima volta sull'Almanacco Topolino #50 del 1961. La storia, che ricordavo per via delle sue ristampe su Le imperdibili #1 del 2002 e Zio Paperone #176 del 2004 presenta uno spaccato dei primi anni di vita di Paperino, dall'infanzia alla fattoria, mostrando il suo caratteraccio sin dagli albori, fino al periodo del college a Paperopoli, con le prime interazioni con Paperina e Gastone e con lo zio Paperone, elemento quest'ultimo che Don Rosa escluse dalla sua $aga. Più interessanti le ultime due mini-storie: una è un vero e proprio remake di The brainy wolf di Carl Barks, tradotta in Italia come La macchina soffiapensieri o Le scatole pensanti, e l'ultima che è abbastanza esplicitamente ispirata (anche se l'ambientazione è diversa) a Una serata di beneficenza (Orphan's Benefit) corto del 1934 di Burt Gillett.
Veniamo, però, alla storia di Savini, che in questa occasione si concentra proprio sul caratteraccio di Paperino. La storia inizia alla fattoria e a un certo punto Nonna Papera consiglia al nipote di affrontare le situazioni con più calma: la sua idea è, infatti, fargli notare che i disastri che ha combinato erano dovuti alla sua irascibilità e quindi, anche se non in maniera esattamente esplicita, gli consiglia di prendersi il giusto tempo per riflettere.
E qui arriva il secondo problema di Paperino: recepisce solo il consiglio di prendere le cose con calma, così una volta tornato a Paperopoli si lascia trascinare da Paperoga nelle sue solite imprese destinate a finire in disastro, ma questa volta senza reagire e, soprattutto, senza mettere in campo lo spirito critico che sarebbe stato necessario. Di fronte a questa situazione è proprio lo zione a dargli un nuovo consiglio, di segno opposto a quello di Nonna Papera. Così, grazie al genio del compleanno, il finale è il solito. O quasi: perché la storia finisce giusto un attimo prima dell'inizio dell'inseguimento, lasciando la sensazione di qualcosa di troncato un po' sul più bello, senza dimenticare l'amarezza dovuta al fatto che Paperino, da tutta questa storia, non ha imparato un bel nulla.
La storia special, invece, si conclude con il classico inseguimento, e anche in questo caso è Paperino a inseguire, ma il regista che ha girato il film di cui il nostro è stato protagonista. Ne Il supercolossal di Ennio Missaglia e Massimo De Vita, Paperino viene scritturato per un colossal prodotto da Paperone ovviamente grazie alle sirene della fama e della gloria. La storia è una sequela di gag divertenti condite da un momento di tensione estrema, che però alla fine viene sciolto con la leggerezza tipica del fumetto disneyano. Un elemento interessante, intuibile da alcune vignette, è che non c'è nessun bisogno di raccontare esplicitamente che dietro molte di queste situazioni comiche che si sono create nel corso della lavorazione del film c'era proprio Paperone: un piccolo espediente narrativo molto moderno considerando che la storia venne pubblicata per la prima volta su Topolino #1347 del 1981.
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