Nonostante il libro sfiori le 600 pagine,
Futu.re è una lettura agile e appassionante che porta il lettore in un mondo sottilmente distopico i cui difetti sono, però, tremendamente simili ai difetti della nostra attuale società.
Dmitry Glukhovsky, giunto alla notorietà grazie alla serie di
Metro, descrive una società basata sull'immortalità. A differenza, però,
di quella di Tanith Lee, quella dello scrittore russo è al tempo stesso più realistica e inquietante. L'immortalità di
Futu.re è, infatti, molto più simile a un virus, che viene sostenuto grazie a sostanze chimiche presenti nell'acqua, che non a quella sorta di trapianto del cervello (o forse dell'anima) di
Non mordere il Sole.