Stomachion

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lunedì 5 novembre 2012

Una cena a Lucca

Concludiamo il racconto lucchese con quel che è successo dopo l'incontro delle 14. Primo ho girovagato un po', incontrandomi un po' per caso con Francesca e Tuono con i quali ci siamo avviati verso i padiglioni con gli stand degli editori. In particolare Tuono, persona veramente molto affabile e, come si suol dire, alla mano, mi ha indicato quello della Rizzoli dove sarebbe tornato più tardi per le firme dei volumi. Ovviamente me ne sono accaparrato uno, non facendomi mancare nemmeno Topolino nella valle della morte, il volumone cartonato che ristampa due anni (se non ricordo male) di strisce quotidiane di Mickey Mouse. La serie, che dovrebbe essere l'edizione italiana della raccolta delle strip di Floyd Gottfredson della Fantagraphics, è ovviamente solo all'inizio. Non so se la proseguirò, avendo già tutta la raccolta delle storie. Vedremo.
Ad ogni buon conto mi sono fatto un giretto per qualche stand qua e là, incappando anche in un paio di curiosità: erano infatti presenti gli stand di alcuni artisti supereroistici italiani, Simone Bianchi e Gabriele Dell'Otto che ovviamente vendevano stampe, tavole originali e illustrazioni nel loro stile potente e dettagliato. In particolare la sera dell'1 novembre Bianchi era presente nel suo stand: mi ha dato immediatamente la sensazione di essere una persona simpatica e disponibile, anche se in quel momento sembrava un po' perso nel quadro che stava realizzando, un Uomo Ragno con un Wolverine in primo piano, immerso tra colori, tavolozze e pennelli. Mi dispiace non essere riuscito a fotografarlo, ma in quel momento mi era impossibile: o toglievo dalle spalle la valigia per tirare fuori la macchina fotografica con tutta la folla che si stava radunando per vederlo dipingere o utilizzavo il cellulare, opzione da scartare avendo poca batteria e dovendola preservare per mettermi d'accordo con Andrea (Plazzi) riguardo la cena di quella sera.
Arriviamo così alla serata vera e propria: prima di riunirci e avviarci verso il ristorante passiamo un attimo di fronte a uno degli hotel del centro di Lucca, posto giusto accanto ai capannoni degli stand. Da questo hotel ecco che spuntano un paio di tipi, di cui uno con un sigaro (o forse una sigaretta? ora mi sfugge) in mano e l'altro dal sorriso ampio e simpatico. Mi si presenta come Giuseppe (Plazzi, a sua volta, mi presenta come fisico e astronomo) e mi stringe forte la mano (che purtroppo ho dovuto lavare...) e poi ci consegna un cartoncino con cui pubblicizza l'uscita della versione in iPad di un suo fumetto. E lì inizio a realizzare... Rileggo il titolo del fumetto. Dell'autore. Ed ecco: ho davanti Giuseppe Palumbo! E il fumetto è Diario di un pazzo (scaricatelo da iTunes).
Se il buon giorno si vede dal mattino, in questo caso dal precena, allora la cena non potrà non essere che eccezionale, e così sarà. Il gruppo di gente che si trova a cenare in sieme è costituito da una quindicina di persone. Dei presenti conosco Giulio Giorello e, dalle chiacchiere, anche Milo Milani. Tra i ritardatari un ospite che si siederà alla mia destra, uno sceneggiatore di fumetti dalla cultura incredibile e dall'altrettanto grande modestia. Lo vedete nella foto qui sotto mentre parla con Plazzi (il posto vuoto è dove sarò seduto io):

mercoledì 17 giugno 2009

Un sogno turco

Più riguardo a Un Sogno TurcoGli incubi di Lovecraft spesso ispirarono al solitario di Providence i suoi misteriosi e orrorifici racconti. Ora un altro sogno ispira Giancarlo De Cataldo nella stesura di un testo che poi sarebbe diventato una lettura, un reading come dicono in Gran Bretagna, nella tradizione ormai da anni intrapresa da Alan Moore. Il racconto è Un sogno turco e, come i reading di Moore, è diventato un fumetto grazie a Giuseppe Palumbo, che interpreta magistralmente il testo di De Cataldo, lavorando anche a stretto contatto con il magistrato-scrittore, autore del famoso Romanzo criminale.
La sintesi tra i due autori porta a un racconto al tempo stesso storico, duro e violento, ma anche magico, che riprende Le mille e una notte, ma anche le guerre che hanno spesso devastato l'area di confine tra Asia e Africa: la Turchia, appunto.
Un racconto sulla vita, la morte, la ribellione, la guerra, la violenza e il rapporto con se stessi e con il proprio passato.
Un bel sogno.