Stomachion

domenica 29 dicembre 2019

Topolino #3344: Nel segno di Babbo Natale

A causa delle feste, ho potuto acquistare il Topolino di questa settimana solo dopo Natale, così arrivo buon ultimo nel racconto delle imprese natalizie dei personaggi disneyani. In particolare il numero di Natale presenta un doppio Babbo Natale, in apertura e in chiusura di numero. Partiamo con la terza e ultima parte de Il condono natalizio.
L'asteroide di Natale
Sappiamo che una cometa altro non è che un insieme di ghiaccio e polvere. La sua coda luminosa è generata dal gas che viene spinto lontano dal vento solare. Dunque cosa c'è di meglio che sostituire la stella cometa con uno di questi oggetti cosmici? E magari descrivere il suo impatto con la Terra nelle due pagine d'apertura?
Ovviamente a rovinare la scientificità della drammatica descrizione così ben scritta da Tito Faraci può pensarci un solo personaggio di tutto il cast disneyano: Gastone Paperone e il suo immenso carico di fortuna. Così un asteroide che all'impatto con l'atmosfera si sgretolerebbe, lasciando una piccola palla da tennis fumante al centro di un cratere, finisce nel giardino di Gastone lascindo una pepitona d'oro deformata dal calore dell'attrito con l'atmosfera in una forma che sembra quella di una scultura moderna, permettendo così al fortunatissimo cugino di Paperino di ottenere una cifra ben superiore al valore nominale dell'oggetto stesso!
Questo inizio non può che confermare quanto di buono scritto sulle puntante precedenti della storia, magistralmente disegnata da Stefano Intini, così non mi resta che restare in contemplativo silenzio e saltare all'ultima storia del numero.
In viaggio con Babbo Natale
Come al solito il Club dei Miliardari è la sede ideale per dare il via alle annose sfide e scommesse tra Paperone e Rockerduck. E così avviene anche in prossimità di Natale, con Paperone che si vanta di poter portare a termine Il giro del mondo in 80 secondi. Si potrebbe dire che, in questo caso, Marco Nucci ha ideato un'impresa impossibile per Paperone, visto che per portare a termine il giro nel tempo millantato dovrebbe muoversi a una velocità di poco inferiore ai 2 milioni di chilometri all'ora, valore relativo al giro del solo equatore. Per porre a termine l'impresa Paperone e nipoti partono per il polo per chiedere a Babbo Natale la sua slitta in prestito.
La storia risulta alla fine divertente e dinamica molto ben disegnata dal sempre bravo Nicola Tosolini grazie al suo tratto dinamico che ricorda molto quelli di Andrea Ferraris e di Andrea Freccero, peraltro autore della copertina componibile di questo e del precedente numero.
Fantomius a Londra
Con Fantomius torna a casa torna sulle pagine di Topolino il ladro gentiluomo di Marco Gervasio. L'autore mette a confronto il suo personaggio con Paper Holmes, la sua versione papera del famoso Sherlock Holmes. La storia, nel complesso, è abbastanza semplice come mistero e in qualche modo l'evoluzione del rapporto tra Fantomius e Paper Holmes può essere considerata scontata. La storia è, dunque, un orologio, più per la sua prevedibilità che per la sua precisione. D'altra parte Gervasio continua ad amare i movimenti inconsulti del mantello, come nella scena notturna al porto di Londra. Ovviamente immerso nella nebbia, senza un alito di vento, a un certo punto Fantomius, fermo, si ritrova con il mantello dritto dietro la testa!
Più interessante, perché ben identifica molte delle idee dell'epoca, è invece la vignetta in cui Fantomius si riferisce al così detto gene del duca pazzo che si troverebbe all'interno della sua famiglia. Questa idea, che di fatto è figlia delle ipotesi di ricerca di Cesare Lombroso, è oggi considerata sbagliata, visto che il gene considerato per anni come il "gene della criminalità" si è rivelato meno importante rispetto ad altre influenze, come l'ambiente o la situazione economica.
Alla fine una storia nella media di quelle della serie di Fantomius, che non spicca particolarmente sulle altre né all'interno di questo numero natalizio.

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