Stomachion

domenica 1 dicembre 2019

Topolino #3340: Professione reporter

Riprendo il sottotitolo del Topolino #3340 dedicato al giornalismo con un articolo introduttivo di Aldo Vitali e ben due storie a tema, La navigazione istruttiva, prima storia della serie di Topolino giramondo, e Il biscotto indigesto nella serie Papersera News. Ad arricchire il numero anche una serie di redazionali a tema, oltre a un sommario abbastanza spumeggiante e divertente. Rispetto al solito, però, niente recensione separata: tutto qui su DropSea!
Topolino giramondo
Anticipata settimana scorsa da un breve prologo, arriva questa settimana la prima avventura della serie ideata da Giuseppe Zironi, La navigazione istruttiva. A realizzare questa prima avventura è lo stesso Zironi, che manda Topolino nelle vesti di reporter, in Perù, lungo il Rio Delle Amazzoni, per scattare fotografie e scrivere un reportage naturalistico.
L'idea di fondo, quella di raccontare zone del mondo non necessariamente note ai lettori, sembra non molto lontana da La montagna dei gorilla, sempre dello stesso Zironi, uscita questa estate su Topolino #3323, solo che in questa occasione il viaggio di Topolino è per lavoro e non per vacanza. Come da tradizione il protagonista si ritrova coinvolto in una situazione al limite della criminalità, ma rispetto al solito ecco che presenta i limiti del mestiere che in questo caso rappresenta: ciò che può fare è intervenire sul momento e poi impegnarsi a raccontare la situazione con i suoi articoli giornalistici.


Gli scopi della storia, d'altra parte, sono altri: raccontare un mondo e uno stile di vita molto distanti da noi, emblematiche in questo senso l'11.ma pagina, dove Topolino racconta in poche parole l'essenza della foresta Amazzonica, e la 17.ma pagina, in particolare la vignetta centrale in cui è evidente il modo rilassato con cui le persone viaggiano sui barconi che solcano il Rio delle Amazzoni. Quest'ultima pagina è anche legata al secondo obiettivo della storia: ispirare il giovane coprotagonista di Topolino per farlo tornare a scuola con uno spirito diverso dalla costrizione. Più nascosta, ma neanche troppo, la posizione di Zironi nei confronti dell'Amazzonia, in questi mesi sempre più sulle pagine dei giornali per le politiche aggressive contro la foresta del presidente brasiliano Bolsonaro. D'altra parte l'autore ha intelligentemente deciso di ambientare la storia in Perù, evitando le facili polemiche da parte dei lettori adulti, ma è abbastanza evidente il messaggio: proteggere la foresta, perché polmone verde del pianeta e lo stile di vita degli abitanti del fiume che spesso vivono in armonia con l'Amazzonia stessa nonostante la civilizzazione. Forse una posizione un po' naif, visto che ne restano esclusi, ovviamente, i problemi, ma è comunque apprezzabile il messaggio di ricerca di uno stile di vita più in armonia con l'ambiente al cui interno dobbiamo sopravvivere.
L'ultimo biscotto
Anche la seconda storia è lo sforzo di un unico autore, Corrado Mastantuono, che si è preso carico di rinverdire i fasti di una delle redazioni più scalcinate del mondo disneyano, quella del Papersera. L'idea originale di Dick Kinney era, ovviamente, parodistica, visto che è abbastanza impensabile che un magnate alla Trump come Paperone possa decidere di dirigere un quotidiano con la redazione ridotta ai minimi termini: i suoi due nipoti Paperino e Paperoga, pergiunta sottopagati.
Fino a ora Mastantuono è riuscito a mescolare nel modo migliore possibile tutti gli elementi originali, attualizzandoli e rendendo la risata uno dei punti forti delle sue storie, in modo tale che l'assurdità insita nel Papersera venisse presto dimenticata dal lettore. E così è anche con questo Biscotto indigesto, che contiene anche un divertente esperimento metafumettistico. La storia, infatti, ruota intorno a un'azienda di biscotti che per pubblicizzare il suo prodotto si affida proprio a una serie a fumetti i cui personaggi principali, Sellero e Stringa, sono essi stessi parodie, ma della famosa coppia detective Topolino e Pippo!
Inoltre, districandosi tra gag divertenti e situazioni di tensione, Mastantuono riesce anche a mostrare come "dovrebbe" essere il mestiere del reporter d'inchiesta: infiltrandosi al limite del legale senza farsi fermare dalle porte chiuse, un po' come in famose pellicole, come ad esempio Il rapporto Pellican (una delle migliori con giornalisti d'assalto come protagonisti).
Ritorno nell'arcobaleno
Dopo La pentola d'oro dell'arcobaleno, Fabio Michelini e Giampaolo Soldati riportano i paperi nel regno dell'arcobaleno sempre con il tablet volante interdimensionale ideato da Archimede Pitagorico.
La storia, che mantiene i toni favolistici della precedente, risulta in un certo senso un po' più efficace rispetto a molte delle avventure di tale genere dello stesso Michelini, ritornando a una qualità che è vicina ad altre avventure fantasy dello stesso autore, come la serie all'interno del mondo delle piante o quella de Il signore del padello. Il mondo dell'arcobaleno, infatti, è sotto attacco di un misterioso nemico e gli abitanti di ciascun colore sono costretti a emigrare sul secondo arcobaleno, che si trova alle spalle del primo. Per arricchire la lettura da un lato e rendere più complicato il compito delle popolazioni dell'arcobaleno, Michelimi sfrutta, e in maniera corretta, alcune piccole curiosità scientifiche sull'arcobaleno stesso (di cui ho parlato sia ne L'arcobaleno di Cartesio sia in Lune e arcobaleni).
La storia, poi, presenta due piacevoli sorprese, considerato l'andazzo generale di molte avventure: un Paperino intraprendente ed entusiasta per l'avventura e un Soldati in grandissima forma nella descrizione dei luoghi, dei personaggi e delle atmosfere. Sarebbe molto bello vedere Wizards of Mickey affidata a Michelini: ne gioverebbe la qualità generale delle storie.

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