I gorilla di montagna
I gorilla di montagna sono una sottospecie dei gorilla dal pelo più lungo e più scuro. Per quanto in grado di arrampicarsi sugli alberi, i gorilla di montagna sono anche i primati che si sono adattati meglio alla vita sul suolo, dove passano la maggior parte della loro giornata. Si sposta soprattutto sulle quattro zampe, ma a volte succede di osservarlo in posizione bipede. Erbivoro, è diffuso in Africa in Ruanda, Uganda e Congo, in particolare nella regione del Virunga, zona protetta dove troviamo Topolino e Minni accompagnati da un ranger proprio sulle tracce de La montagna dei gorilla.La storia di Giuseppe Zironi, nonostante la presenza di Gambadilegno, è sostanzialmente una gag story che ha l'obiettivo di raccontare il mondo dei gorilla e il loro comportamento, che era stato studiato da vicino per la prima volta dalla zoologa statunitense Dian Fossey. La storia, veloce e divertente, permette a Zironi di mostrare il suo talento con le ambientazioni storiche ed è inoltre introdotta da un interessante articolo di Barbara Garufi sul parco di Virunga, che alcuni mesi fa è assurto agli onori della cronaca grazie al selfie scattato dal ranger Mathieu Shamavu insieme con due esemplari di gorilla femmine, scattato per sensibilizzare l'opinione pubblica contro la caccia di frodo che mette a rischio questa e molte altre specie protette all'interno del parco.
In questo senso è un po' deludente l'uso di Gambadilegno, presente solo come pedinatore del Topo e non come possibile bracconiere: un'occasione mancata, nonostante la bravura di Zironi come narratore.
Speculazioni a Quacktown
Anche Roberta Migheli si cimenta come autore completo, in questo caso concentrandosi sulla saga di Paperino Paperotto. Il galeone del pirata Long Quack Gold è una storia abbastanza classica per la serie: la banda di Paperino, infatti, riesce a far scoprire l'ennesima speculazione ai danni di Quack Town, in questo caso speculazione edilizia, grazie a un intervento abbastanza casuale.Nel complesso storia gradevole ma non memorabile con un finale alla Piccoli brividi.
Omaggio a Camilleri
Per omaggiare la scomparsa di Andrea Camilleri, Topolino decide di ripubblicare La promessa del gatto, storia di Francesco Artibani e Giorgio Cavazzano che vede l'esordio di Salvo Topalbano, commissario di polizia siciliano versione disneyana del Montalbano di Camilleri. Probabilmente grazie alla supervisione dello stesso scrittore, Artibani riesce perfettamente a rendere non solo le atmosfere dei romanzi, ma anche molte delle espressioni dialettali presenti nei libri della serie. Lo stesso Camilleri presta le fattezze a uno dei personaggi della storia, il signor Patò che affitta una camera nella sua pensione a Topolino quando decide di indagare da solo per trovare Minni, rapida da misteriosi individui. L'aspetto che colpisce in positivo è, però, come la storia non nasconde in alcun modo la parte legata alla criminalità organizzata, ovvero alla mafia, al pubblico dei giovani lettori di Topolino.Certo sarebbe stato bello avere un omaggio con una storia inedita di Topalbano, ma anche la ristampa dell'esordio resta comunque un sentito ricordo per uno dei più famosi scrittori di genere italiani.
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