Siamo Bassotti
La prima delle due storie bassottesche è Il fortunato ritrovamento di un milione di dollari in spiaggia, tipica storia demenziale e surreale di Sio che vede la presenza di quasi tutto il cast paperopolese. Le caratterizzazioni migliori sono quelle di Paperone e Paperoga, con l'aggiunta di una bella coppia di Bassotti. Il finale da un senso a tutta la storia, disegnata da Andrea Lucci con uno stile molto cartoonesco.Anche La memoria del fenicottero, storia completa di Alessio Coppola, ha un che di surreale. Paperone, infatti, per ovviare a un guasto al videocitofono che lo ha spinto, per sbaglio, ad attivare il sistema contro gli intrusi sul povero Battista, commissiona un nuovo sistema di ingresso ad Archimede. L'inventore paperopolese propone una soluzione con una pulsantiera dove digitare una password che, se sbagliata, attiva due manone che rimbambiscono il malcapitato. Purtroppo in fase di prima digitazione, Archimede sbaglia a digitarla, così viene rintronato dalle manone e inizia una divertente ricerca alla password che coinvolge il professor Hans Sdrubel, già visto in una precedente storia di Coppola e, ovviamente, i Bassotti che cercano di approfittare della situazione di difficoltà di Paperone.
Anche le gag ideate da Coppola, come detto all'inizio, hanno una vena surreale, ma restano comunque gradevoli e divertenti: le due storie bassottesche, alla fine, sono una fresca presenza per combattere la calura estiva.
Manetta, poliziotto in trasferta
Gabriele Mazzoleni spedisce l'ispettore Manetta a Owl City, ridente cittadina dove non viene commesso alcun crimine. In realtà, appena Manetta mette piede in città, scopre che ci sono un paio di ladri in giro: uno arrestato, ma poi fuggito, e l'altro, più pericoloso, detto il Gufo. Manetta allora decide di dare una mano all'agente Tom McOwens per risolvere il caso spinoso di questo ladro seriale. Il risultato è un poliziesco un po' ridicolo e dalla soluzione evidente al lettore di genere sin dalle prime pagine.Niente di memorabile, dunque, per quanto leggera, ma ben disegnata da Nicola Tosolini che, come sempre, riempie la storia di una buona varietà di animali antropomorfi.
L'eroe della scuola
Niente ladri, ma solo un gruppo di bulli il problema che Paperino deve risolvere nel terzo episodio di Young Donald Duck, serie ideata da Francesco Artibani e Stefano Ambrosio. Per Un pizzico di coraggio, però, la sceneggiatura viene affidata ad Alessandro Ferrari che allarga il cast della storia con l'introduzione di "nuovi" personaggi: le versioni giovani di Minni, Pippo e Trudy. Ed è proprio quest'ultima il bersaglio dei tre bulli che Paperino e Topolino dovranno affrontare.Nel frattempo la convivenza tra i due viene leggermente complicata dal solito vizio di Paperino a strafare: dopo l'ammorbamento del bagno con i cattivi odori, il giovane rampollo della famiglia dei paperi riempie non solo il bagno ma l'intera stanza con quantità industriali del profumo flower pizza, il profumo dei conquistatori!
I disegni, per questo episodio, sono invece affidati ad Antonello Dalena, che adotta uno stile cartoonesco molto vicino a quello di Donald Soffritti, ma più tondo e meno squadrato. La scelta è indubbiamente coerente con l'ambientazione della storia. C'è però da rilevare che anche Dalena, a parte Topolino & co. e due dei tre bulli che danno il tormento a Trudy, paperi e uccelli in generale la fanno da padrona in quel del Jeremy Ratt, college della città di Topolinia, che normalmente presenta una varietà di animali antropomorfi molto più ampia rispetto a Paperopoli. Questo fatto conferma come la scelta della popolazione del college potrebbe non essere dei disegnatori, ma dei soggettisti, rendendo in un certo senso un po' meno ricca e precisa l'ambientazione della serie.
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