Stomachion

martedì 27 agosto 2019

La dannazione non è una cosa seria

Primo di una trilogia non ancora conclusa, Dannazione racconta le avventure di Madison Spenser, una tredicenne finita all'inferno. Raccontato in prima persona, ha come incipit di ogni capitolo una sorta di lettera indirizzata a Satana, ispirandosi evidentemente a Are You There, God? It's Me, Margaret di Judy Blume, presenta il solito stile al tempo stesso preciso e asciutto di Chuck Palahniuk, che per l'occasione si propone con un genere tra il fantasy, l'horror e il gotico. Ricco di dotte osservazioni sui demoni, che nell'inferno di Palahniuk non sono solo quelli della tradizione occidentale, ma anche divinità dimenticate di altri pantheon, inizia però un po' in sordina. La struttura dei capitoli, infatti, risulta in qualche modo ripetitiva, con una serie di espressioni che si ripetono puntualmente nei primi capitoli. Sebbene tale soluzione prosegua un po' per tutto il romanzo, il racconto delle informazioni provenienti dall'inferno e dai suoi abitanti mescolato con le informazioni biografiche della protagonista diluisce tali ripetizioni fornendo ritmo a un romanzo altrimenti noioso. La stessa Madison, poi, risulta piuttosto antipatica per buona parte del romanzo e vorresti vederla morta, con l'unico dettaglio che effettivamente è morta!
La rivelazione finale cui giunge Madison su se stessa risulta una interessante svolta narrativa relativamente al libero arbitrio, argomento che evidentemente non può mancare in una serie di romanzi che si occupa dell'inferno, e che si spera verrà sviluppato nei prossimi libri, a partire dal secondo e per ora ultimo libro della serie, Sventura.

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