Stomachion

Visualizzazione post con etichetta roberta migheli. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta roberta migheli. Mostra tutti i post

domenica 4 agosto 2019

Topolino #3323: Nel regno dei gorilla

La copertina di Alessandro Perina è dedicata all'ultimo episodio de L'enigma della lettera dal passato. Sebbene abbia scritto proprio qui su DropSea degli episodi precedenti, la conclusione della saga ho preferito esaminarla sul Caffè del Cappellaio Matto. Quindi questa settimana mi occupo del resto del sommario, iniziando dai...
I gorilla di montagna
I gorilla di montagna sono una sottospecie dei gorilla dal pelo più lungo e più scuro. Per quanto in grado di arrampicarsi sugli alberi, i gorilla di montagna sono anche i primati che si sono adattati meglio alla vita sul suolo, dove passano la maggior parte della loro giornata. Si sposta soprattutto sulle quattro zampe, ma a volte succede di osservarlo in posizione bipede. Erbivoro, è diffuso in Africa in Ruanda, Uganda e Congo, in particolare nella regione del Virunga, zona protetta dove troviamo Topolino e Minni accompagnati da un ranger proprio sulle tracce de La montagna dei gorilla.
La storia di Giuseppe Zironi, nonostante la presenza di Gambadilegno, è sostanzialmente una gag story che ha l'obiettivo di raccontare il mondo dei gorilla e il loro comportamento, che era stato studiato da vicino per la prima volta dalla zoologa statunitense Dian Fossey. La storia, veloce e divertente, permette a Zironi di mostrare il suo talento con le ambientazioni storiche ed è inoltre introdotta da un interessante articolo di Barbara Garufi sul parco di Virunga, che alcuni mesi fa è assurto agli onori della cronaca grazie al selfie scattato dal ranger Mathieu Shamavu insieme con due esemplari di gorilla femmine, scattato per sensibilizzare l'opinione pubblica contro la caccia di frodo che mette a rischio questa e molte altre specie protette all'interno del parco.
In questo senso è un po' deludente l'uso di Gambadilegno, presente solo come pedinatore del Topo e non come possibile bracconiere: un'occasione mancata, nonostante la bravura di Zironi come narratore.

domenica 20 settembre 2015

Topolino #3121: Una divisa per Topolino

Recensione di #Topolino 3121 con storie, tra gli altri, di @jacopocirillo e @giorgiosalati
Con un po' di ritardo rispetto al solito, ecco con l'usuale (da un mese a questa parte) recensione dell'ultimo numero di Topolino, il #3121 in questo caso. Il ritardo è essenzialmente dovuto alla giornata di ieri, impegnativa, con in particolare l'incontro con Don Rosa al Museo WOW. Il cartoonist del Kentucky era in collegamento via Skype da casa sua in compagnia con Dan Shane che ha collaborato con lui per la storia Bassotti contro deposito realizzando i progetti pubblicati all'interno delle pagine di quella divertente avventura.
Visto che non so se scriverò un resoconto di quell'incontro, semplicemente vi anticipoi che Luca Boschi sta lavorando per proporre la ristampa di alcune storie di Don Rosa nel 2016 in Italia (molto probabilmente sarà una nuova edizione della Saga, e questo, evidentemente, per via delle particolarità del mercato italiano, dove gli editori sembrerebbero allergici alle cronologiche fatte bene...).
Detto ciò, passiamo alla recensione dell'ultimo numero di Topolino, che in questa versione estesa potrete confrontare con la già pubblicata brevisione:
Come intuibile dalla copertina di Carlo Limido (magari c'è un riferimento alla pur breve carriera da portiere di Paperino in Paperino ai mondiali di calcio di Romano Scarpa!) la prima storia è a tema calcistico. Scritta da Marco Bosco e disegnata dallo stesso Limido, presenta un Paperino e un Archimede particolarmente intraprendenti nel proporre a Paperone una sorta di campionato virtuale simulato al computer composto dalle grandi squadre del passato e da trasmettere sull'apposito canale tematico di PdP. In un crescendo di aggiunte di contorno alle partite che portano, all'inizio, a una passione sempre maggiore da parte degli appassionati, il giocattolo si rompe, fino alla soluzione finale che salva i nostri due eroi dall'ennesimo mezzo fallimento.
Una storia divertente e come al solito ben scritta da Bosco, dai tipici riferimenti europei assolutamente assenti su suolo statunitense (ma è una più che comprensibile concessione, visto l'inizio recente del camionato di calcio) e ben disegnata da Limido, che conferma la bontà del tratto dinamico già espressa nel numero precedente.