Giuseppe Castiglione, pittore e architetto milanese, ha passato quasi tutta la sua vita come missionario in Cina. Nato il 19 luglio del 1688, non portò in Cina solo i valori della religione cattolica, ma soprattutto la sua arte. Venne infatti inviato presso la corte degli imperatori cinesi su esplicita richiesta di Kangxi, che sedeva all'epoca sul trono imperiale.
L'arte e la pittura erano letteralmente nel sangue di Castiglione, erano la sua attività principale: sembra, infatti, che nel 1710, mentre si trovava a Coimbra, in Portogallo, in attesa di imbarcarsi per la Cina, dipinse la cappella del noviziato e due ritratti dei figli della regina, tutti lavori oggi perduti.
Una volta giunto in Asia, ebbe come mecenati gli imperatori della dinastia Qing, in particolare l'imperatore Qianlong che alla morte, il 17 luglio del 1766, proclamò i funerali imperiali in suo onore (l'equivalente dei nostri funerali di stato).
Essendo anche architetto, oltre a dipingere, progettò anche uno dei palazzi all'interno dei giardini imperiali, impreziosito dalle fontane disegnate da Michel Benoist, tutte strutture oggi in rovina, distrutte durante la seconda guerra dell'oppio nel 1860.
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