Stomachion

domenica 20 settembre 2020

Topolino #3382: Vips

Le due storie dedicate ai due storici fidanzati Topolino e Minni vedono entrambe la presenta di vips. In particolare in Topolno - Le origini il nostro aspirante giornalista è alle prese con un'eroico attraversamento della città a bordo del suo antiquato biciclo, prestito di Pippo, per andare a intervistare la cantante Shirley Topster.
La storia, Una sudatissima promozione, è una divertente sequela di gag in cui Giorgio Fontana, coadiuvato ai disegni da Ottavio Panaro, mostra il carattere indomito di Topolino che non si lascia fermare da vecchie signore logorroiche e con la memoria ballerina, dal traffico cittadino, complicato persino per le bici, o da eventi incredibilmente improbabili.
Il cast della serie, ad ogni modo, si allarga con l'arrivo di Orazio e Clarabella e il primo incontro ufficiale a Topolinia con Minni, fino a ora semplicemente sfiorata dopo il periodo passato alla Jeremy Ratt. Il finale, con l'arrivo di Paperino, promette scintille per i prossimi episodi e la più che ovvia domanda: ci sarà il remake di Topolino giornalista? Speriamo di no.
Il ritorno di Roberta
Ideata da Rodolfo Cimino e Giorgio Cavazzano ne Le streghe in azione sul Topolino #812, Roberta è la strega tecnologica amica di Amelia che in sporadiche occasioni aiuta l'amica partenopea contro Paperone per accaparrarsi la Numero Uno.
La sua ultima apparizione risaliva al 2008, Il congelamento dei crediti, sempre di Cimino con Paolo De Lorenzi ai disegni. Utilizzata molto poco dagli autori a parte il suo creatore Cimino, era caduta nel'oblio fino al numero attualmente in edicola. La malefica obsol-essenza, storia da autore completo di Marco Meloni, riporta Roberta sulla strada di Amelia e vede le due streghe unire ancora una volta le forze per ottenere la Numero Uno. E quasi ci riescono, ma il delicato momento del trionfo è, alla fine, il punto debole anche del piano più perfetto.
Al di là dell'ovvio finale, ciò che è forse più interessante della storia è come Meloni, pur con uno stile moderno, è riuscito a catturare l'essenza del personaggio e, in parte, delle storie ciminiane, realizzando una storia sorprendentemente fresca e divertente.
La scuola del crimine
Con abito del medico della peste ci si riferisce all'abbigliamento utilizzato un tempo dai medici per proteggersi dalle epidemie. L'abito era costituito da una sorta di tonaca nera lunga fino alle caviglie, un paio di guanti, un paio di scarpe, un bastone, un cappello a tesa larga e una maschera a forma di becco dove erano contenute essenze aromatiche e paglia, che agivano da filtro e che avrebbero dovuto (secondo le credenze dell'epoca) impedire il passaggio degli agenti infettanti.
E' questo il "costume" indossato dal capo della confraternita dei mascherati a Paperbridge, nonché professore della scuola del crimine clandestina. Marco Gervasio, però, più che al mistero sulla sua identità, svelato al'inizio di questo quarto episodio, La regata, è interessato ad approfondire la formazione di ladri di John Quackett, il futuro Fantomius.
Ovviamente non è l'unico intento di Gervasio con questa serie: l'autore, infatti, vuole mostrare come fu che nacque l'odio di Quackett verso i suoi indolenti amici e compagni di classe sociale.
In quest'ottica la storia risulta fin qui ottima e sarà molto curioso vedere come il futuro Fantomius riuscirà a sviare i sospetti con cui si chiude La regata.

Nessun commento:

Posta un commento