Il pi day e la necessità di realizzare un po' di contenuti sia per me sia per il Carnevale ha avuto come effetto collaterale quello di non riuscire a pubblicare la recensione del Topolino #3511. Ci tenevo, però, a uscire con la recensione, soprattutto quella del secondo episodio de Gli evaporati di Bruno Enna e Davide Cesarello. E visto che sto arrivando piuttosto lungo e con l'acqua alla gola anche quest'oggi, giorno in cui è uscito il #3512 (a meno di non essere abbonati o residenti/domiciliati in qualche regione fortunata che l'ha ricevuto ieri), mi concentrerò, come intuibile dal titolo della recensione stessa, solo su questa storia.
Avevamo lasciato Clarabella sparire, apparentemente, almeno secondo quel che ne sapeva Orazio, evaporata a causa della nebbia che da un anno sta invadendo Topolinia, se non addirittura tutto il mondo. E invece la fidanzata di Orazio si è ritrovata a cadere in un tombino, in mezzo a quelli che si autodefiniscono eclissati, una comunità di topolinesi, per lo più vicini di Pippo, che riescono a sopravvivere nelle fogne grazie alla strana invenzione di un bis-bis di Pippo, una specie di gigantesca lampadina in grado di generare energia elettrica, cosa che invece tutti gli altri dispositivi non riescono a fare.
L'episodio, però, tra una scena noir e l'altra d'azione, permette al lettore di scoprire sempre di più come i personaggi si siano in un anno in qualche modo incattiviti. A spiccare tra questi, però, c'è soprattutto Minni, fin qui vera protagonista della saga, che Enna descrive come il perfetto contralttare femminile di Topolino, mossa dalla stessa determinazione del fidanzato, creduto evaporato nella nebbia. Cosa che invece non è, come sappiamo noi lettori.
Nel complesso siamo sempre di più in un mondo kingiano, sia per la descrizione del mondo stesso, sia per le idee di base, sia per la presenza degli eclissati, che sembrano la tipica comunità religiosa distorta spesso presente in molti romanzi di Stephen King. E qui arriva il secondo personaggio più interessante della storia, Pippo, che riesce a rimanere se stesso nonostante tutto: un elemento che conforta al pari di Topolino, in viaggio per cercare di risolvere, finalmente, tutta la faccenda.
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