Un gran bel numero, il #3513, a modo suo celebrativo. Si presenta come un flipbook, e ognuno dei due lati celebra un evento. Il "fronte", con la copertina di Paolo Mottura, ci introduce a una nuova storia della serie de I racconti attorno al fuoco, mentre il "retro", con la copertina di Ivan Bigarella ci introduce alla seconda storia di One upon a Mouse... in the futur, serie che celebra i 100 anni della Disney.
Mentre a quest'ultima dedicherò un video in compagnia di Andrea Bramini, mi sembra giusto spendere invece qualche parola in più per La leggenda del console Paolo e della tenace Lucilla, storia sceneggiata da Tito Faraci a partire da quel che era rimasto di un layout di Rodolfo Cimino. Faraci sembra compiere un buon lavoro: confrontando le battute pubblicate con le poche originali presenti nell'articolo con le interviste, lo sceneggiatore ha alleggerito e reso più scorrevoli i dialoghi, anche se probabilmente questi erano ancora in una fase abbastanza iniziale. C'è da dire che, però, si ha la sensazione che manchi una tavola, visto che tra pagina 17 e pagina 18 manca qualcosa che permetta di capire come si è arrivati da Paperino e Paperone che dormono della grossa ai due che vengono inseguiti da Nonna Papera.
Anche Giampaolo Soldati, cui sono stati assegnati i disegni della storia, compie un ottimo lavoro di interpretazione sia nell'ambientazione storica (la nuova favola ciminiana è ambientata nell'antica Roma), sia nella caratterizzazione dei personaggi, senza dimenticare un tratto al tempo stesso gradevole, dettagliato ed espressivo.
In definitva: una bella storia nel segno di Cimino, ma con un carattere differente, suo personale.
L'altro evento importante del numero è, come detto, Scoiattoli dallo spazio profondom scritta da Valentina Camerini su soggetto di Francesco Artibani e per i disegni del già citato Bigarella. La storia reinterpreta in termini fantascientifici Trailer Horn, cortometraggio "campestre" di Jack Hanna che mette in scena una delle tante "sfide" tra Paperino e Cip e Ciop e, in maniera più estesa, il rapporto difficile dell'uomo civilizzato con la natura propriamente detta. In questo caso gli autori cambiano scena, spostando l'azione da un lago sulla Terra a un pianeta roccioso extrasolare abitato da creature selvagge, tra cui le versioni del futuro di Cip e Ciop. Divertente quanto l'originale, e che approfondirò nel prossimo video di Disney Comics&Science, in ritardo tanto quanto questa recensione.
Concludo con il quaro episodio de Gli evaporati, Topi nella nebbia. Confermo il parere già espresso in occasione delle puntate precedenti: la saga di Bruno Enna per i disegni di Davide Cesarello si sta rivelando un ottimo prodotto di stampo kingiano. L'episodio, ad ogni modo, conferma i sospetti su uno dei personaggi "ritornati" negli episodi precedenti, e soprattutto mostra due caratterizzazioni decisamente ottime, accanto a quella di Minni: da un lato un Macchia Nera di una umanità e una profondità rare, dall'altro un Gambadilegno che sfiora, per machiavellismo, quello castyano. Una saga così convincente che non solo non vedo l'ora che si concluda, ma che spero sia addirittura la prima stagione di una ben più lunga avventura. Quest'ultima speranza, però, sono abbastanza certo che verrà disattesa, ma non certo quella di avere una conclusione degna a una saga eccezionale!
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