Con l'uscita dell'ultimo unboxing si conclude la serie che ho dedicato alle monete di Topolinia e che ho pubblicato su Peertube. Visto che l'iniziativa ha coinvolto diverese testate oltre Topolino, mi sembra giusto provare a proporre alcune considerazioni, assolutamente personali, sulle testate coinvolte, in particolare su quelle che normalmente non acquisto, ovvero Disney Mix, Disney Big, Zio Paperone, Paperino, Classici Disney. Quest'ultima ho deciso di inserirla in questa categoria per il semplice motivo che, nonostante abbia acquistato tre numeri di seguito, non la considero al momento ancora una vera lettura regolare come lo sono, ad esempio, Paperinik o i Grandi Classici.
Partirei con Disney Mix, che aveva come titolo Topi&Monete, un classico vattelappesca che vive e giustifica il suo prezzo perché, a quanto ho capito, a ogni numero è abbinato un gadget, più raramente nuovo come nel caso delle monete, o ripescato dai vecchi gadget come succede normalmente. Se mi baso sulla selezione di storie fatta per questo numero, il gadget non è certo un richiamo sufficiente per l'acquisto, senza contare che generalmente potrei possederlo già. E può anche essere che in futuro ci penserò ben bene prima di affrontare un altro gadget sparpagliato se dovesse coinvolgere Disney Mix.
L'albo che forse ha deluso più di Disney Mix è però il Classico, di cui però ho settimana scorsa, per cui passerei, in ordine di delusione, a Disney Big, più o meno a pari merito con i Grandi Classici, che però, almeno per il momento, sono un mio acquisto regolare. La principale delusione non sta tanto nel fatto che la rivista è esattamente dove l'avevo lasciata nei primi numeri (acquistai uno o due appartenenti alla prima decina), ma dal fatto che non è stata colta l'occasione per scrivere almeno un paio di righe per ricordare Francois Corteggiani, visto che l'albo si apriva proprio con una sua storia, Topolino e la scappata nordica, disegnata da Paolo Mottura e originariamente pubblicata su Topolino #1927. Per i Grandi Classici, oltre a condividere le perplessità di Andrea Bramini sulla composizione del sommario (perplessità che, tra l'altro, avevo alcuni anni fa sulla gestine di Luca Boschi, che poi corresse il tiro, come si suol dire), anche il redazionale di introduzione delle storie superstar risulta deludente, non solo se confrontato con quello del #85, forse uno dei migliori in assoluto, ma anche con quelli dei numeri precedenti. Inoltre, altra cosa cambiata dall'arrivo di Pierluigi Gaspa sulla testata, l'ultima storia del numero, che di solito non è superstar, non rientra nel tema scelto per la selezione di storie, cosa che invece con Boschi avveniva a ogni numero (anche qeusta cosa "aggiustata" nel corso dei numeri boschiani).
Salto Paperino sostanzialmente perché ha confermato di non essere più una delle riviste per cui essere lettore, e salto anche Paperinik, di cui normalmente scrivo le recensioni (tra l'altro potete leggere l'articolo che ho dedicato ai due numeri) e passo alla sorpresa in positivo di questa selezione: Zio Paperone. I due numeri abbinati alle monete di Topolinia, infatti, sono risultati decisamente ben costruiti, con un ottimo mix di storie, tra quelle d'annata e quelle un po' più recenti e che risulta nel complesso migliore anche della selezione che venne fatta al tempo per il #50. Hanno avuto il loro peso anche le storie inedite egmontiane scelte, nel complesso tutte di buona qualità. Potrei, quindi, nei prossimi mesi valutare una sostituzione nei miei acquisti, abbandonando i Grandi Classici per concedere una seconda occasione a Zio Paperone. Vedremo.
Intanto vi lascio con la playlist completa degli unboxing:
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