
Invece su Paperinik #74, oltre alla storia d'apertura, la prima della seconda stagione di Diary of a wacky knight, troviamo Il colpo di fulmine di Bruno Sarda e Giulio Chierchini e soprattutto L'amore nell'oblio, che poi è la storia da cui mi appresto a incominciare.
Sfida contro se stessi

D'altra parte la storia è molto più radicale del suo illustre predecessore: non solo Paperina è innamorata di Paperinik, ma ha persino dimenticato il suo passato con Paperino, tutti i momenti vissuti insieme. Lo ha, in pratica, rimosso completamente. E' dunque una sfida più per Paperino che per Paperinik ed è in qualche modo strano che la storia sia anche stata ristampata, perché è presente una vignetta in qualche modo stupefacente e rivoluzionaria quasi quanto Ho sposato una strega. Questo dettaglio, in effetti, fa comprendere con quale cura i due autori hanno realizzato la storia, e l'esito finale ne ha indubbiamente giovato.
Sarebbe bello se, nel nuovo corso paperinikiano, Salati riuscisse a trovare spazio per proporre nuove storie, e magari per avere qualcosa di simile a ciò che è avvenuto tra Batman e Catwoman: nessun segreto tra loro e su a sfidare il crimine saltando sopra i tetti della città.
Girl power

Una storia dai risvolti ecologisti, dunque, che la rende particolarmente attuale. Non è solo questo a rendere questa prima storia della nuova stagione una delle migliori fin qui lette, ma anche delle atmosfere più drammatiche e una decisa diminuzione di molte delle didascalie un po' ripetitive presenti fin qui nelle storie.
Gentilezza per gentilezza
Anche Paperino #512 presenta una cover dedicata a San Valentino, ma a sommario di storie sugli innamorati, come detto nell'introduzione, ne troviamo appena due. La cosa, di per sé, non mi dispiace. Se poi una di queste due storie è Le usanze gentili di Rodolfo Cimino per i disegni di Cavazzano, la cosa risulta ancora più interessante.La storia, che ha un finale decisamente politically uncorrect, è l'ennesima variazione sul tema delle diatribe tra uomini e donne, con queste ultime che vorrebbero i primi gentili, romantici e attenti alle loro esigenze. Cimino, però, con una visione abbastanza lungimirante, mostra come anche il lato femminile del genere umano non sia esente da atti violenti e scoppi d'ira, mostrandosi alla fine altrettanto ipocrita del lato maschile. Le risate sono assicurate, ma viene piantato nel lettore un seme che difficilmente si può estirpare: il rispetto è e deve essere reciproco. Altrimenti sono botte da orbi!
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