
Qui abbiamo la prima particolarità della storia: è abbastanza esplicito che Topolomeo è l'erede al trono dei faraoni, ma non è mai reso in maniera altrettanto esplicita che il faraone attuale è anche il padre di Topolomeo, mentre il suo precettore, Enioco, ovvero il professor Enigm che prende il posto di Apollonio Rodio come precettore del futuro faraone d'Egitto, cita esplicitamente il nonno di Topolomeo come uno dei fedelissimi di Alessandro Magno, aiutandoci quindi a identificare con certezza il periodo storico e il personaggio interpretato da Topolino. Non credo che nel caso specifico sarebbe stato così terribile mettere in bocca a Topolomeo un "padre" da qualche parte nel corso di questo primo episodio (sì: la storia è costituita da cinque episodi).

La storia, comunque, come tutti i primi episodi, introduce il contesto storico, i personaggi e quale genere di viaggio dovrà affrontare il protagonista in quello che risulterà sin da subito evidente come un vero e proprio percorso di crescita del principe verso il trono. Tra citazioni disneyane sparse, come per esempio il birilliardo di Enigm, e qualche piccola incertezza storica, il primo episodio scivola via senza intoppi e prepara il terreno a una interessante avventura storica.
Facciotto, che appena una settimana fa avevo paragonato per tratto a Corrado Mastantuono, con i personaggi topi mostra un tratto che invece ricorda molto Paolo Mottura, ma meno barocco. Nell'arco di pochi numeri, quindi, il disegnatore mostra una crescita nel tratto e nella gestione dei personaggi, puntando in un paio di direzioni stilistiche che, in effetti, non erano state percorse da molti autori fino a ora. Sarà interessante vedere fino a dove riuscirà a spingersi il giovane disegnatore.
Avendo scritto molto sulla storia d'apertura, mi soffermerò brevemente sul resto del sommario, iniziando dal nuovo episodio de I misteri di Paperopoli, che in questo caso sembra una specie di crossover con Area 15, visto che sono proprio i protagonisti di questa serie che animano Vecchie turbine, nuova energia di Sergio Cabella e Alessandro Pastrovicchio, ambientata all'interno della vecchia e ormai in disuso centrale elettrica di Paperopoli. E forse è anche una vecchia centrale idroelettrica a vedere l'interno della stessa realizzato da Pastrovicchio, visto che è identico alle centrali elettriche che ho avuto il piacere di visitare alcuni anni fa.


Ultima menzione va alla breve Goccia dopo goccia di Tito Faraci e Andrea Maccarini che in pratica è una reinterpretazione in chiave moderna del classico dell'animazione La goccia di notte.
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