Sebbene la copertina sia dedicata a San Valentino, della festa degli innamorati ci sono ben poche tracce tra le pagine del settimanale disneyano, a parte le ultime due storie di Love Quack di Giorgio Fontana per i disegni di Stefano Intini e Suìilvia Ziche. D'altra parte la storia d'apertura, L'eterno ritorno di Francesco Artibani e Giuseppe Facciotto, segna il ritorno e l'arrivederci di Ok Quack, il personaggio ideato da Carlo Chendi e Giorgio Cavazzano. La storia, che dunque segna un arrivederci forse definitivo al personaggio, è anche se non soprattutto un saluto a Chendi, recentemente scomparso, ma che ritorna sulle pagine del Topo grazie a un omaggio a disegni di un ottimo Facciotto. Quest'ultimo, per l'occasione, esibisce un tratto che ricorda Corrado Mastantuono, in particolare quello degli esordi.
Sorprendente, invece, Il ragazzo venuto dal freddo, un vero e proprio thriller ad alta tensione dove Topolino deve affrontare un complotto criminale e salvare un ragazzo da un rapimento. Ha il gusto di classici come Il testimone o Il rapporto Pelican: una grande prova d'autore per Alessio Coppola, che come autore completo lo avevamo visto alla prova in storie di media lunghezza, come la serie Pippo Spot, o nelle autoconclusive da una pagina.
Il numero si conclude con il solito pasticcio temporale delle Time machine (mis)adventures, questa volta con una storia ad alto tasso matematico, Tutta colpa di uno zero di Alessandro Gatti e Paolo De Lorenzi. In questo caso Paperino e Paperone riescono nell'impossibile impresa di eliminare lo zero e con esso il sistema numerico posizionale. Anche se la cosa viene semplicemente spiegata con i piedi... Cose che succedono soprattutto quando non si ha ben chiare un paio di faccende: intanto che lo zero molto probabilmente sarebbe comunque arrivato prima o poi in Europa insieme con il sistema posizionale; e poi un evento come quello suggerito da Gatti sarebbe possibile solo se la matematica fosse invenzione e non scoperta.
Ad ogni buon conto ho anche realizzato un video su questa storia che, eccezionalmente, incorporo anche in questa recensione.
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