In occasione del
Giffoni Film Festival,
Topolino presenta ai lettori il classico servizio di
graphic jounralism, scritto per l'occasione da
Davide Catenacci per i disegni del solito
Giuseppe Ferrario e una storia d'eccezione,
Zio Paperone e la minaccia del maxi gattone, scritta per l'occasione dall'attrice
Jasmine Trinca.
Tra cinema e Rodolfo Cimino
Ad affiancare l'attrice, però, troviamo
Giulio D'Antona come co-sceneggiatore e
Daniela Vetro ai disegni. Paperone, in piena crisi cinematografica a causa dei continui successi di Rockerduck, si ritrova con un nuovo problema: un gigantesco gattone che compare di fronte al suo Deposito. Questo si rivela, però, una proiezione olografica proveniente dall'isola gattara, cui Paperone e nipoti si recheranno con apposito mezzo costruito da Archimede (un gigantesco gomitolo di metallo) con la labile speranza di ottenere dal gattone un aiuto per risolvere i problemi cinematografici del miliardario.
Il soggetto di base è dunque di chiara ispirazione
ciminiana e si lascia leggere piacevolmente. D'Antona, come
Vito Stabile, utilizza anche uno stile più ricco di termini e meno banale rispetto alla media delle storie che compaiono sul settimanale, mentre il finale risulta sbrigativo e un po' deludente, in particolare per l'uso sottodimensionato dei particolari cristalli recuperati dai paperi sull'isola gattara alla fine dell'avventura.
Buona, nel complesso, l'opera di Daniela Vetro ai disegni, in particolare nella prima parte che sembra leggermente più curata.