Stomachion

sabato 2 novembre 2019

Seton: storia di un naturalista

Ernest Thompson Seton è stato uno dei più importanti naturalisti d'oltreoceano. Nato il 14 agosto del 1860 a South Shields nella contea di Durham in Inghilterra, crebbe in Canada, dove la famiglia si trasferì intorno al 1866. Alcuni anni dopo, però, tornò in Gran Bretagna, a Londra, dove perfezionò la sua tecnica nel disegno e nell'illustrazione presso la Royal Academy. Al compimento del suo 21.mo anno d'età, il padre gli chiese la restituzione dei soldi spesi per crescerlo, inclusi quelli per la sua istruzione, e tutto ciò nonostante gli scarsi invii mometari ricevuti durante il periodo londinese che lo costrinsero a lavorare. Seton, dopo aver onorato il "debito", non parlò mai più con il padre.
La vita di questo brillante e talentuoso artista fu, in effetti, anche piuttosto avventurosa e in particolare sono tre gli episodi che Jiro Taniguchi su testi di Yoshiharu Imaizumi utilizzano nel loro poderoso manga Seton: l'episodio più noto della caccia al lupo Lobo in Lobo, il re dei lupi, con cui si apre la serie; quindi il periodo dell'infanzia del naturalista presso la famiglia del cugino Tom nei pressi di Fenelon Falls nel secondo volume, Il ragazzo e la lince; quindi la caccia a Il cervo di Sandhill nel terzo volume. La serie viene arricchita anche da un quarto tankobon (anche se la dicitura, forse, è riduttiva, vista la foliazione), Monarch, l'orso del monte Tallac, che ricostruisce la vicenda del temibile Monarch che Seton ha riscostruito nel suo libro Monarch, The Big Bear of Tallac del 1904.
Nei quattro volumi di Seton i due autori hanno, ad ogni modo, un unico, fondamentale intento, evidente sin dal primo tankobon: mostrare lo stretto rapporto di Seton con la natura, la sua capacità di avere una visione del mondo naturale molto avanzata per l'epoca. I due autori, però, non si accontentano solo di questo e soprattutto nei primi tre volumi, quando alla vicenda principale alternano flashback sulla vita di Seton, inseriscono anche piccole digressioni sui naturalisti che hanno influenzato il giovane Seton: persone come William Brodie, dentista di professione e naturalista per passione che fu il primo mentore di Seton; o ancora Joseph Wolf, uno dei primi artisti a specializzarsi in storia naturale, che Seton conobbe personalmente; ornitologi e naturalisti come John Audubon o Henry Thoureau, sui cui scritti Seton studiò per prepararsi al lavoro vero e proprio di naturalista.
In tutto questo, però, mai si perde l'idea di raccontare la forza e la determinazione di Seton, sia quella in giovane età, in particolare nel secondo volume, sia quella in età adulta. Tutti gli episodi, poi, sono narrati in modo tale da far emergere le osservazioni di Seton sulla forza del mondo naturale e su come, spesso, gli esseri umani sono più invasori che armoniosi abitatori dell'ambiente che li circonda. E' qualcosa che già emergeva, come sottolineato in molti dei flashback di cui sono ricchi i primi tre volumi, dalle sue prime illustrazioni, e che assume forza nei dubbi che il naturalista esprime a se stesso durante la caccia a Lobo e al cervo di Sandhill.
L'ultimo episodio, che narra le vicende del grizzly Monarch, è narrato e non vissuto da Seton in prima persona, e probabilmente la scelta di aggiungere anche questo serve ai due mangaka per sottolineare come il naturalista non era semplicemente interessato a divulgare le sue osservazioni dirette, ma anche a portare alla luce storie emblematiche al limite dello sfruttamento e del sopruso sugli animali come, per larga parte, fu la vita di Monarch. I disegni di Taniguchi, in questo genere di opera, sono perfetti: la sua capacità e precisione nella rappresentazione degli animali e nel fornire loro espressioni quasi umane, pur non modificandone i tratti, risulta ancora più stupefacente di quanto visto in precedenza su Blanca. Inoltre gli spazi aperti e i boschi del nord dell'America permettono a Taniguchi di "muoversi" in una delle sue ambientazioni preferite. La sua precisione nella rappresentazione degli ambienti, però, non è da meno, come mostrato nei flashback ambientati a Londra o nelle rare (rispetto alla foliazione totale) scene ambientate in situazioni cittadine.
Le ultime due parole sulla scena della convocazione paterna. I due autori rendono esplicito l'intento educativo del padre di Seton: permettergli di costruirsi una vita in maniera indipendente dal suo intervento. In questo senso è significativo come Taniguchi addolcisca man mano i tratti del padre di Seton, prima duri e poi sempre più rilassati. La scelta, ovviamente, addolcisce in qualche modo il rapporto tra padre e figlio, confliggendo un po' con il fatto che Seton non rivolse mai più parola al genitore. Ad ogni buon conto siamo di fronte a un'opera poderosa, dove i momenti di azione e di riflessione risultano sempre ben calibrati e la voce narrante non è quasi mai invadente, ma fornisce spunti di approfondimento, permettendo anche una migliore comprensione della personalità del naturalista. Unico difetto dell'edizione, che è in comune con un po' tutti gli altri volumi della raccolta, è la non sempre perfetta leggibilità della voce narrante, non rinchiusa da una didascalia (scelta comprensibile per non limitare la visione delle splendide illustrazioni di Taniguchi), ma non sempre in grado di staccarsi chiaramente dallo sfondo.

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