Red Snake, edito dalla In Your Face Comix, è incentrato ancora una volta su un bambino. Mentre in Hell Baby Hino raccontava la storia di un abbandono e della ricerca di una famiglia per sentirsi accettato, in questo caso il protagonista cerca di fuggire dalla casa in cui abita e dalla sua stessa famiglia. La descrizione dei componenti di questo nucleo disfunzionale e della casa in cui vivono va di pari passo: la casa e il terreno sono tali per cui qualunque fuga è impossibile, mentre i componenti della famiglia sono tutti inquietanti a modo loro, chiusi in una routine quotidiana basata su piccole manie portate all'eccesso in un modo decisamente ossessivo. Hino, inoltre, intreccia alcune scene con implicazioni più o meno esplicitamente erotiche, aumentando così il senso di inquietudine e di estraniamento del protagonista (e con lui della narrazione), che non ha ancora l'età per comprendere tali implicazioni.
La narrazione, poi, dopo il prologo di presentazione dell'ambiente e dei personaggi, ruota intorno all'apertura di una porta proibita da parte del protagonista, anche se ciò non avviene nella realtà, ma nel sogno. La scena finale, assolutamente identica a quella iniziale, restituisce infine una narrazione circolare che da il senso completo della prigione in cui il ragazzino protagonista si trova rinchiuso senza alcuna possibilità di uscita.
Quest'ultimo è un aspetto matematico dell'orrore ideato da Hino che si unisce con la struttura quasi labirintica della storia.
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