Topolino #3503: Una notte coi cucibocca

E' andata un po' male a Francesco Artibani e Alessandro Perina quest'anno, visto che abbiamo vissuto uno degli inverni più caldi in uno degli anni più caldi. E quindi nemmeno al sud ha nevicato come viene mostrato nella cover story di questo numero, La notte della civetta, che segna il ritorno in Basilicata di Topolino e Pippo che riaccompagnano a Matera nonno Sassi.
A parte il piccolo inconveniente climatico, la storia risulta particolarmente interessante perché permette al lettore di entrare in contatto con una delle tante tradizioni italiane legatre all'Epifania, in particolare quella dei cucibocca di Montescaglioso in provincia di Matera, una specie di uomini neri che girano nella notte del 5 gennaio per spaventare i bambini cattivi e sperare, così, di mettergli un po' di sale in zucca, come si suol dire!
La storia è un tipico mistery quasi banale nella risoluzione, ma comunque efficace nella gestione del ritmo, senza dimenticare il prezioso contributo di Perina nel fornire al lettore l'atmosfera della festa e del piccolo borgo della Basilicata. Unica pecca l'assenza di un qualunque articolo di accompagnamento alla storia, che sarebbe stato sicuramente molto ben gradito.

Passiamo ora alla storia d'apertura, La spirulinas furtiva, ultimo episodio de Il destino di Paperone, che nell'incipit si presenta come la reinterpretazione di un classico disneyano di Jerry Siegel, La cometa della sfortuna disegnata da Giorgio Cavazzano. Fabio Celoni, però, prende questo spunto come inizio di una storia spaziale, con Paperone e nipoti che a bordo dell'ennesimo razzo di Archimede giungono sulla superficie della cometa, che sta rubando il ferro dalla Terra, per scoprire non solo che è abitata, ma anche il suo incredibile segreto.
Il colpo che però Celoni riserva al lettore è, però, tutto nel finale, quando Paperone rientra in possesso di tutte le sue sostanze: ovviamente non è tanto questo finale a stupire, quanto il modo in cui avviene. Alla fine, nonostante il limite di dover scrivere una specie di sequel de Le lenticchie di Babilonia, Celoni se l'è cavata, riuscendo a dare un senso a questo spunto, che era leggermente diverso rispetto a quello iniziale dell'autore. Ad ogni buon conto sono tra quelli che attendono l'edizione in volume, che sembra potrebbe arrivare in primavera!

Chiude il numero La finale scomparsa, nuovo episodio delle Time machine (mis)adventures, serie figlia della Time machine egmontiana, la cui pubblicazione in Italia ha caratterizzato gli ultimi numeri della seconda serie di Paper Fantasy. Scritta da Alessandro Gatti per i disegni di Alessandro Pastrovicchio, vede Paperino riuscire nella difficile impresa di cancellare il gioco del calcio dalla storia. Mancanza che, personalmente, non avrebbe inciso poi molto. E' interessante però notare come nella nuova realtà creata per sbaglio da Paperino, al posto dello stadio è presente un circolo scacchistico: gli scacchi, infatti, sono una delle poche federazioni che può gareggiare con il calcio per numero di federazioni nazionali e club in giro per il mondo!
In chiusura vi propongo l'unboxing della prima delle dieci monete di Topolinia: