Stomachion

sabato 7 gennaio 2023

Paperinik #72: Avventure a Duckmelot

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Mentre ormai Paperinik #73 è prossimo alla sua escita in edicola, per non interrompere il flusso delle recensioni della miniserie Diary of a wacky knight recupero sia Il calderone della discordia, sesto capitolo uscito su Paperinik #71, sia Le ballate taroccate su Paperinik #72.
La prima storia, di Riccardo Pesce e Luca Usai, vede il primo confronto diretto tra sir Paperinik e il Mago Basilisco. La storia è al tempo stesso scontata e deludente, e la delusione sta soprattutto nel modo in cui Pesce prova a spiazzare il lettore. La trama è essenzialmente questa: Basilisco manda i suoi scagnozzi a inseguire tre leprecauni per entrare in possesso della loro pentola di monete d'oro. A inseguire i leprecauni ci sono quattro dei nani oscuri di Basilisco, il che fa un totale di sette esseri magici, lasciando nel lettore la sensazione che i leprecauni in realtà siano in combutta con Basilisco per ottenere il tesoro di re Paperone. Ovviamente ciò che pensa il lettore viene disatteso, fornendo alla fine una caratterizzazione del personaggio in qualche modo più annacquata di quella che sarebbe potuta essere, mentre il gioco citazionistico su cui si basa la serie viene usato per sviare il lettore in un modo che, personalmente, ritengo più simile a un imbroglio che a un vero tentativo di spiazzarlo.
Giusto un po' più efficace Le ballate taroccate di Alessandro Gatti e Lorenzo Pastrovicchio. Il racconto è da un lato una satira sull'idolatria che ruota intorno ai musicisti, in questo caso un trovatore, il più famoso di Duckmelot, il catastorie Grattaliuto, e sulla verifica delle informazioni relative alle imprese eroiche. Ne emerge una storia decisamente molto più dinamica di quella del mese precedente, e non solo per via dei disegni di Pastrovicchio, ma proprio grazie alla sceneggiatura di Gatti, che riesce a ribaltare la situazione in maniera più abile di quanto fatto da Pesce su #71.
Non mi soffermo su nessuna delle ristampe dei due numeri, anche perché le più interessanti si trovano sul #71, che ormai è recuperabile solo tramite il servizio arretrati dell'editore.

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