Abbinato con Topolino #3597 c'era un Topolibro dedicato alla musica lirica aperto da un trittico di storie che sono parodie di altrettante opere liriche di Giacomo Puccini. Al Topolibro si aggiunge anche una copertina illustrata da Paolo Mottura, che ha disegnato anche quella del Topolibro, e una storia celebrativa, L'opera inattesa, storia essa stessa inattesa per certi versi.
Alessandro Sisti, supportato ai disegni da Simona Capovilla, riporta Paperone e nipoti in Italia, sempre affiancati dal professor Quagliaroli e dalla nipote. Il soggetto, che ha un certo gusto donrosiano, è una specie di caccia al tesoro all'interno della casa-museo di Puccini a Torre del Lago, a Viareggio, con un doppio tema: uno esplicito, con la ricerca di un fantomatico finale perduto della Turandot; un'altro sottinteso, ma non troppo, con la passione di Puccini per la fotografia. L'elemento sorprendente della storia, però, è che per la prima volta da quando questi viaggi in Italia sono affiancati con Quagliaroli, finalmente i personaggi storici non vengono disneyzzati anche nel nome!
Ovviamente nella storia ci sono anche riferimenti lirici, il più importante dei quali è per La fanciulla del West, che testimonia la vastità di temi che trattava Puccini sulle sue opere, e che è anche una delle parodie presenti nel Topolibro. Realizzata da Gian Giacomo Dalmasso e Giuseppe Perego, non solo rivendica sin dall'inizio il suo status di parodia, ma segue quasi fedelmente la trama dell'opera pucciniana, tranne che per la scelta finale della protagonista, come ovvio vista la scelta dello sceneggiatore di far interpretare il bandito a Gastone e lo sceriffo a Paperino. Inoltre, come notato nel box delle curiosità, la protagonista dell'opera lirica si chiama Minnie, come la fidanzata di Topolino. Non si conoscono le origini del nome del personaggio disneyano, ma mi piace pensare, vista la passione di Walt Disney per la lirica, ben rappresentata in Fantasia, che il nome sia stato suggerito proprio dall'opera pucciniana!
Nel resto del sommario abbiamo il ritorno ufficiale di Giada Perissinotto come disegnatrice di Topolino: le storie fin qui pubblicate nell'ultimo periodo, infatti, erano tutte di produzione non italiana, nonostante gli autori italiani coinvolti, per cui questa Ricerca della melaurea perduta scritta da Matteo Venerus è decisamente molto gradita. Tra l'altro la storia stessa, una caccia al tesoro a tema botanico, si adatta molto bene allo stile della disegnatrice.
La storia d'apertura, invece, vede Bruno Enna riunirsi con Davide Cesarello in una nuova storia di genere fantascientifico, sempre con il cast topolinese, ma con la sensazione di non essere nella Topolinia usuale. In questo senso è un po' deludente l'ambientazione moderna, ma devo dire che è l'unico punto "negativo" di questo primo episodio di 500 piedi, che utilizza il tema dei cerchi nel grano per costruire un mistero di gusto, appunto, fantascientifico. Inoltre tra i personaggi creati ad hoc per questa saga in 6 episodi c'è anche un omaggio abbastanza evidente al buon Leonard Nimoy, che tutti ricordiamo soprattutto per Spock in Star Trek, ma che è stato anche protagonista ricorrente nelle prime 4 stagioni di Fringe. Altra ispirazione pop è indubbiamente E.T., esplicitamente citato in una scena, che tra l'altro era già stata precedentemente omaggiata in Super 8 di, guarda un po', J. J. Abrams, lo stesso co-creatore di Fringe.
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