
In questo senso, oltre alla parte di matematica pura, che di fatto è sempre quella delle reti neurali (o del modello di Ising, che tanto è lo stesso), ho apprezzato anche la citazione musicale finale tratta dalla colonna sonora di Matrix.
Rispetto agli altri volumi, poi, gli esercizi risultano anch'essi particolarmente interessanti e di fatto la loro soluzione porta nuovi e ulteriori spunti di riflessione e approfondimento, anche senza aver provato a risolverli.
I giochi matematici, invece, sempre di Maurizio Codogno, sono una specie di giochi matrioska, o giochi che si sono travestiti, visto che di fatto per risolverli si deve provare a pensare agli stessi nei termini di giochi leggermente differenti.
La sezione biografica, invece, sempre a cura di Sara Zucchini, vede raccontata la figura del matematico russo Andrej Kolmogorov, che si è districato tra i labirintici corridoi della dittatura staliniana alternando lavori di matematica applicata ad altri di matematica pura, riuscendo anche a nascondere una probabile omosessualità, cosa che non gli avrebbe certo giovato non solo alla carriera, ma proprio alla salute.
Nessun commento:
Posta un commento