Stomachion

mercoledì 27 novembre 2024

Topolino #3600: Qualcosa di strano accade nel Kansas

topolino3600-estratto-cover
Come avevo settimana scorsa, sono arrivato in ritardo con la recensione del Topo anche per il numero #3600, ma questa volta la lettura ritardata, che ho concluso giusto oggi, ha come giustificazione il viaggio del fine settimana, iniziato venerdì e conclusosi domenica.
Per la recensione di quest'oggi partirei dal fondo, o quasi, ovvero dalla quarta puntata di 500 piedi l'intricata storia fantascientifica di Bruno Enna e Davide Cesarello. E' un episodio molto chiarificatore, almeno relativamente al coinvolgimento degli zii di Orazio e del suo ruolo nella vicenda, ma anche su quali sono le forze in campo. Inoltre consente di aggiungere un ulteriore tassello come spunto pop cui Enna potrebbe aver attinto, visto che grazie a Cesarello alcune scene sembrano rimandare alla serie Netflix Strange Tales, mentre la situazione in cui si trovano coinvolti Orazio e gli zii ricorda non poco Matrix. Un altro possibile spunto potrebbe venire dalla versione silver age di uno dei tanti avversari della Justice League, ma ovviamente le cose potrebbero non essere come sembrano, vista la battuta conclusiva del numero.
Anche una delle ambientazioni principali, il Kansas, richiama in qualche modo alla DC Comics, visto che proprio in Kansas ha origine il disastro nucleare che ha dato inizio alla vicenda millenaristica raccontata in Kingdom Come, in un certo senso in un parallellismo con l'evento, in questo caso non un disastro, che si trova dietro la saga. Non dimentichiamo poi che è proprio da una fattoria nelle praterie statunitensi che parte l'avventura di Joseph Cooper in Interstellar, anche in questo caso proponendo una specie di ribaltamento, laddove questo era il punto di partenza della colonizzazione umana delle stelle, mentre in 500 piedi sembra essere il punto di arrivo di una possibile invasione dalle stelle. Come, però, ci ha abituato Enna, mai nulla è realmente come sembra.
La storia d'apertura è, invece, L'asso di picche, nuovo episodio del Fantomius di Marco Gervasio, direttamente collegata con quanto raccontato su Topolino #3581. Al netto dell'uso di tecnologie che sono decisamente fuori tempo, in aperto contrasto con uno dei limiti autoimpostisi da uno dei punti di riferimento di Gervasio, Don Rosa, la storia mostra ancora una volta come i soggetti che si ispirano alle prime avventure gervasiane sono le più efficaci. Evitare qualsiasi viaggio temporale che rende questo Fantomius una specie di deus ex-machina di tutte le storie disneyane è sempre la scelta migliore. Interessante, poi, l'introduzione di un caratterista che, in qualche modo, sembra ispirato al Fantasma dell'Opera, e che a modo suo è piuttosto simpatico. Sui disegni sono indubbiamente nella minoranza di quelli che li ritiene sostanzialmente nella media, quella bassa, di Topolino e nemmeno in questo caso sono riuscito a trovare qualcosa di rilevante da aggiungere.
Con L'onestà pruriginosa, disegnata da Francesco Guerrini, abbiamo finalmente una storia lunga di Giovanni Eccher, che propone ai lettori un'idea in qualche modo pezziniana con un macchinario, inventato dal solito Archimede, in grado di rendere le persone oneste: potete immaginare le conseguenze!
Infine, nella parte flip di questo numero, troviamo una delle storie inedite realizzate a suo tempo da Peter David e Claudio Sciarrone per il videogioco Epic Mickey. L'occasione, in questo caso, è per la ristampa del volume, edito sempre a suo tempo all'interno della testata Buena Vista Lab, della storia scritta dallo stesso David e disegnata da Paolo Mottura e Fabio Celoni. Ho avuto modo di sfogliare il volume e, a parte la copertina cartonata, è assolutamente identico, inclusi i redazionali del compianto Luca Boschi. Dovrei avere da qualche parte degli appunti su quel volume, per cui potrei tirarli fuori nelle prossime settimane insieme con un video di sfogliatopo relativo proprio a quel vecchio volumetto brossurato.

Nessun commento:

Posta un commento