Stomachion

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mercoledì 16 ottobre 2019

Gaming e gamification: imparare divertendosi

Dopo coding e tinkering, il terzo e ultimo giorno del workshop INAF su tutta una serie di attività più o meno connesse, che potremmo anche definire come "attività ludiche per l'astronomia" è stato dedicato a gaming e gamification.
Dopo una breve introduzione di Stefano Sandrelli, l'intervento principale della mattinata è stato quello molto interessante e ricco di spunti e contenuti di Andrea Ligabue, cercando di fornire una differenza tra la gamification e il gaming. In particolare la prima è, molto semplicemente, l'applicazione di elementi ludici in contesti e situazioni non ludiche (ad esempio la raccolta punti dei supermercati). Il gaming, che nella maniera più estensiva possibile è esattamente la pratica del giocare, nel contesto educativo può essere inteso come l'utilizzo di un gioco per insegnare conoscenze, ma soprattutto competenze, che possono essere le più diversificate in funzione delle possibilità che fornisce il gioco. A differenza di molti giochi espressamente educativi, infatti, l'utilizzo in un ambiente didattico e divulgativo di giochi commerciali permette di coinvolgere in maniera più efficace gli studenti (e in generale i giocatori) e in alcuni casi far loro compiere operazioni e risolvere problemi in maniera molto più nascosta rispetto ai giochi educativi.