
Ci sono questi due ragazzi, Mitsuha Miyamizu, studentessa che vive in una cittadina sui monti giapponesi, e Taki Tachibana, studente di Tokyo, che a un certo punto iniziano a scambiarsi, più o meno come accade in Tutto accadde un venerdì, solo che a differenza delle protagoniste del film disneyano del 1976, i due non si sono mai incrociati. Questi scambi, come si intuisce dal montaggio iniziale e poi dalla raccolta di informazioni che Taki porterà avanti, sembrano legati al passaggio accanto alla Terra della cometa Tiamat, inventata per l'occasione. In questo caso è interessante spendere due parole sulla scelta del nome della cometa. Tiamat, infatti, nella mitologia babilonese è la dea primordiale degli oceani e delle acque salate, nonché madre di tutto il cosmo. Rappresentata come serpente marino o drago, è anche il simbolo del caos primordiale. In effetti alcuni degli aspetti della dea babilonese si possono ritrovare nella trama e nel ruolo che la cometa vi svolge. Inoltre questo oggetto celeste può essere letto come l'elemento che lega l'universo con la Terra e gli esseri umani in una maniera molto più sottile e sofisticata della lettura mitologica.