Stomachion

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martedì 11 giugno 2019

Wikiritratti: Nicholas Metropolis


Metropolis sulla fototessera del badge per accedere ai laboratori di Los Alamos - via commons
I campi per i quali Nicholas Metropolis, fisico greco nato l'11 giugno del 1915, è più noto sono la fisica nucleare e la computazione. Dopo la laurea nel 1937 e il dottorato nel 1941, entrambi in fisica presso l'Università di Chicago, venne reclutato da Robert Oppenheimer per lavorare al Progetto Manhattan a Los Alamos al fianco di Enrico Fermi e Edward Teller.
Dopo la seconda guerra mondiale, ritorna presso l'Università di Chicago come professore assistente, ma nel 1948 ritorna a Los Alamos per guidare il gruppo di teorici che progettano e costruiscono MANIAC I nel 1952 e MANIAC II nel 1957. MANIAC, Mathematical Analyzer, Numerical Integrator, and Computer or Mathematical Analyzer, Numerator, Integrator, and Computer, è basato sulla macchina IAS di John von Neumann, che non amava l'acronimo scelto da Metropolis. Quest'ultimo l'aveva scelto nella speranza, inevasa, di fermare la proliferazione degli acronimi per nominare i computer. La macchina pesava poco meno di mezza tonnellata e venne utilizzata per portare a termine i calcoli più precisi possibile relativi alle reazioni termonucleari. Utilizzava oltre 2800 tubi a vuoti e 1000 diodi a semiconduttori. Basato sulla fisica dello stato solido, era in grado di memorizzare 4096 parole da 48 bit nella memoria magnetica e 12288 nella memoria costituita da tubi di Williams.
Dal 1957 al 1965 Metropolis ricoprì il ruolo di professore di fisica presso l'università di Chicago, dove fondò l'Institute for Computer Research, di cui fu anche direttore. Nel 1965 tornò a Los Alamos come Laboratory Senior Fellow fino al 1980.
Altro importante contributi di Metropolis fu lo sviluppo del metodo Monte Carlo insieme, tra gli altri, a von Neumann e a Stanislaw Ulam(1). Il metodo Monte Carlo è un approccio statistico per risolvere problemi deterministici a molti corpi. La prima applicazione di tale metodo la ritroviamo in un articolo del 1953, firmato tra gli altri proprio da Metropolis, dove era per la prima volta proposta una simulazione numerica di un liquido(2).

lunedì 18 gennaio 2016

Il numero di Anatranson

ideato da @giorgiosalati!
Secondo la teoria sociologica dei 6 gradi di separazione, ogni persona sulla Terra può essere collegata a una qualche altra persona sulla terra attraverso una catena costituita da cinque distinti collegamenti. Tale teoria venne formulata per la prima volta nel 1929 nel racconto omonimo dell'ungherese Frigyes Karinthy (forse ispirato da Guglielmo Marconi e dal suo lavoro sulle onde radio).
A portare per la prima volta l'idea di Karinthy nella scienza ci pensarono Ithiel de Sola Pool del MIT e Manfred Kochen dell'IBM che, dopo un lungo lavoro di studio sulle reti sociali iniziato negli anni Sessanta del XX secolo, produssero i loro risultati nel volume Contacts and Influences.
I due cercarono di matematizzare la questione:
Dato un insieme di $N$ persone, qual è la probabilità che ogni membro di $N$ sia connesso a un altro membro attraverso $k_1$, $k_2$, $k_3$, ..., $k_n$ collegamenti?
Parte del loro lavoro fu anche lo sviluppo di una simulazione Monte Carlo basata sui dati raccolti da Michael Gurevich nei suoi studi sulle reti sociali. A partire dal lavoro di Gurevich, Stanley Milgram sviluppò la così detta teoria del mondo piccolo, nome assegnato in origine proprio da Kochen e Pool per la loro ipotesi dei sei gradi di separazione.