La città senza segreti
De Vita visualizza per l'occasione una sceneggiatura di Alessandro Sisti. La storia è abbastanza classica, quasi ispirata a un tipico episodio della serie de La signora in giallo. Topolino si ritrova a Rattica a causa di un problema all'automobile. Lo sceriffo locale agisce un po' da adolescente e sabota l'auto del detective dilettante per trattenerlo a Rattica come vice-sceriffo. Ovviamente Topolino accetta. Come nel classico Topolino capostazione di Bruno Concina e Romano Scarpa, anche ne La città senza segreti Gambadilegno, pensando a chissà quale ricco segreto da proteggere, segue il suo avversario a Rattica, raggiunto anche da Macchia Nera.Rispetto al classico di Concina, la storia di Sisti risulta più debole: l'equivoco genera sì della confusione a Rattica, ma non raggiunge i livelli di tensione di Topolino capostazione, mentre lo spunto aggiuntivo rispetto all'avventura di Concina, quello della polizia privata, che sembrava essere l'elemento portante della storia, viene rapidamente abbandonato in luogo dell'equivoco che porta Gambadilegno e Macchia Nera nella tipica cittadina statunitense di periferia.
Per contro i disegni di De Vita riescono a tenere in piedi la storia, grazie a inquadrature cinematografiche e pose plastiche e alla solita griglia dinamica del disegnatore. Inoltre l'ambientazione vagamente western fornisce un pizzico di fascino in più a una storia che, in un certo senso, abbassa la media di un numero che era iniziato decisamente "col botto"!
Nessun commento:
Posta un commento