Le quattro stagioni sono quattro concerti per violino composti dall'italiano Antonio Vivaldi. Ognuna delle stagioni è suddivisa in tre movimenti ed è accompagnata da un sonetto, composto da un poeta anonimo (o forse dallo stesso Vivaldi). Quello che segue è il sonetto dell'Inverno, cui segue l'interpretazione rock di Ross Pike del primo movimento, l'allegro ma non troppo:
Agghiacciato tremar tra nevi algenti
Al Severo Spirar d'orrido Vento,
Correr battendo i piedi ogni momento;
E pel Soverchio gel batter i denti;
Passar al foco i dì quieti e contenti
Mentre la pioggia fuor bagna ben cento
Caminar sopra il ghiaccio, e a passo lento
Per timore di cadere bene;
Gir forte Sdrucciolar, cader a terra
Di nuovo ir sopra 'l ghiaccio e correr forte
Sin ch'il ghiaccio si rompe, e si disserra;
Sentir uscir dalle ferrate porte
Scirocco, Borea, e tutti i venti in guerra
Quest'è 'l verno, ma tal, che gioia apporte.
Molto interessante
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