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A livello di soggetto risulta abbastanza interessante la storia d'apertura, Paperino e i Bassotti ospitali di Gaja Arrighini e Nicola Tosolini: i rapporti tra Paperino e Paperone arrivano a un punto di attrito apparentemente di non ritorno, tanto che lo zione disereda e sfratta il nipote, che si vede costretto ad accettare l'ospitalità bassottesca. Il problema è la solita idea del "simpatico perdigiorno" che caratterizza il buon Paperino anche in questa occasione e che sarebbe anche sopportabile se non fosse per la preoccupazione di Paperino nei confronti dei nipotini, rimasti senza una casa. Il lettore, infatti, non può non restare perplesso di fronte a un personaggio che ben poco si cura della sua stessa sopravvivenza chiedendosi come possa anche essere lontanamente lo stesso Paperino tratteggiato da Carl Barks.
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Ora non resta che attendere il prossimo numero di Topolino, sperando che il problema di sommario rilevato all'inizio risulti un po' più mitigato rispetto a quanto avvenuto questa settimana.
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