Inizia una lunga marcia sui ghiacci, ricca di imprevisti e problemi, primo fra tutti quello dell'alimentazione. La spedizione si accampo' sovente sui ghiacci e avanzò così a tappe più o meno forzate fino all'Isola dell'Elefante, cui il gruppo di 28 marinai approdò il 14 aprile del 1916.
Incontenibile Paperoga
Tra gli sceneggiatori che sono al lavoro su Topolino in quest'era Panini, Giulio D'Antona è probabilmente quello che meglio di tutti ha compreso la natura di Paperoga. E Il sonnambulismo risolutore ne è la prova più evidente, in particolare la parte iniziale della storia dove il disordinato cugino di Paperino mostra tutta la sua volubilità nel cambiare progetto, per poi passare da un parente all'altro alla ricerca di un supporto per il suo nuovo progetto, che ovviamente alla fine dimentica.La storia, però, ruota su un piccolo dettaglio, anticipato sin dal titolo della storia disegnata da un bravissimo Carlo Limido la cui inchiostrazione migliora di storia in storia, e che alla fine porterà alla solita conclusione per Paperino e Paperoga, non senza risate e divertimenti nell'intermezzo.
Sulle tracce di Paperinik
La storia inizia come sempre: Paperone alla ricerca del pigro nipote che continua ancora a dormire fino a tarda mattinata. La cosa ha ormai un che di stucchevole, soprattutto perché la presenza dei nipotini suggerisce un fine settimana e non un giorno feriale. Inoltre si continua a indulgere su un Paperino che sfrutta le risorse di Paperinik per sfuggire allo ziastro, visto che l'atmosfera delle storie gervasiane è quella martiniana. Incluse le interazioni con i nipotini.
In pratica Gervasio prosegue per la sua strada, ignorando completamente la costruzione del rapporto familiare tra i paperi realizzato storia dopo storia da autori come Francesco Artibani e Bruno Enna. Per fortuna in questa Caccia a Paperinik, disegnata da Davide Cesarello, questa parte risulta abbastanza marginale, con l'avventura che si indirizza verso il giallo, con la scomparsa del famoso quadro La bella addormentata, protagonista dell'omonima storia di Guido Martina e Massimo De Vita.
Ovviamente anche Paperinik si ritrova coinvolto nella vicenda, in un modo abbastanza ovvio visto il titolo: vedremo come, questa volta, Paperino riuscirà a sfuggire alla trama criminosa che vuole incastrare il suo alter ego mascherato.
Nessun commento:
Posta un commento