Di fatto la geometria analitica è tutto ciò che attiene al piano cartesiano. O quasi. O se preferite è lo studio dei luoghi geometrici attraverso lo studio delle funzioni. E non c'è nulla di più utile per impratichirsi con queste tecniche delle coniche. Di fatto il libro di Alessandro Cattaneo e Filippo Favale si occupa proprio delle coniche sia nel piano, che è la parte più corposa del volume, sia nello spazio. Questo, però, rispetto ad altri testi, nonostante non sia eccessivamente difficile da seguire, introduce una difficoltà aggiuntiva: la ricchezza delle formule matemaiche (ovviamente espressione generica e non esatta per indicare le scritture matematiche) presenti tra le pagine.
E' fuor di dubbio che questo, per il lettore medio, è un elemento aggiuntivo di difficoltà, ma è in ogni caso in linea con l'idea editoriale dietro la collana e, d'altra parte, è controbilanciato dall'assenza di teoremi o dimostrazioni formali, lasciate queste ultime alle sole capacità di calcolo. In questo senso l'apparato degli esercizi è forse ancora più prezioso rispetto al solito.
Per la parte storico/biografica, invece, Sara Zucchini racconta la storia decisamente molto interessante di Augustin-Louis Cauchy, noto essenzialmente per un paio di teoremi, per lo più visti all'università, ma sicuramente molto meno noto come matematico. Per certi versi emerge un ritratto stupefacente, visto il suo carattere diciamo spigoloso e molto tradizionalista non sembrerebbe proprio accordarsi con l'attitudine alle scoperte del suo lato matematico. E infatti, come ricorda la stessa Zucchini nella decina di pagine dedicate a Cauchy, non era esattamente molto amato nemmeno tra i suoi colleghi dell'epoca: non stento a crederlo, visto che spesso non vedeva di buon occhio quando gli facevano notare i suoi errori!
I giochi matematici, empre di Maurizio Codogno, ufficialmente presentati come un invito a trovare la soluzione al di là delle apparenze sono un mix tra logica, calcolo veloce e geometria, alcuni piuttosto assurdi già nel testo, altri che sembrano dei veri e propri scherzi (e lo sono, leggendo la soluzione), e un paio, invece, decisamente stimolanti, almeno a mio gusto. In ogni caso niente di trascendentale o impossibile.
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