Stomachion

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venerdì 12 settembre 2025

Slot Barr, vagabondo spaziale

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Francisco Solano Lopez, disegnatore delle prime due serie de L'eternauta e poi anche sceneggiatore dopo la scomparsa di Hector Oesterheld, finito nella grande schiera dei desaparesidos politici, unisce la sua arte con quella di un altro grande autore argentino, lo sceneggiatore Ricardo Barreiro, per mettere in piedi una serie fantascientifica di esplorazione spaziale, Slot Barr.
Il protagonista, Slot Barr appunto, è uno dei tanti piccoli lavoratori che vengono assunti nelle astronavi che solcano la galassia e che sta per morire: la sua astronave è esplosa e lui è l'unico sopravvissuto. Ancora per poco, visto che la sua riserva di ossigeno sta per finire. Sta, però, per accadere qualcosa che lo salverà dalla morte: una specie di parassita del cervello che sta viaggiando nel vuoto cosmico a grande velocità si unisce a lui donandogli grandi poteri e soprattutto un'intelligenza molto più pronta e brillante di quella dello Slot Barr che incontriamo nelle vignette iniziali.

venerdì 29 agosto 2025

Prophet

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Pubblicata nel 2015 da Editoriale Cosmo in quattro brossurati di formato (all'incirca) comic book, Prophet è una saga apocalittica ideata da Xavier Dorison e Mathieu Lauffray che inizia con toni lovecraftiani, per poi virare verso l'incubo infernale con il protagonista che compie un viaggio in una Terra di una decina di anni più tardi ormai divorata dalle forze infernali.
L'inizio è lovecraftian poiché troviamo due archeologi, gli unici sopravvissuti della loro spedizione, mentre stanno entrando in un tempio gigantesco sulle cime dell'Hymalaya. Uno dei due, però, prima di morire intima al secondo di non entrare, cosa che per quest'ultimo, Jack Stanton, è impensabile. E' da quella decisione e da un gesto particolare che compie all'interno del tempio che inizia l'apocalisse, anche se ci vogliono diversi mesi prima che si compia realmente. Gli autori, tra l'altro, imbrogliano i lettori, suggerendo che, in realtà, il segreto dell'apocalisse stia nel libro in cui Stanton rivela tutto sulla scoperta di questo antichissimo tempio, che nasconde il segreto del classico orrore cosmico lovecraftiano.

venerdì 16 agosto 2024

Gatti vagabondi

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La carriera di Yoshiko Watanabe è stata segnata in maniera abbastanza indelebile da Osamu Tezuka. Questi, infatti, era uno dei suoi miti fumettistici, anche se in effetti lo era e ancora oggi lo è per moltissimi mangaka. Così, quando Tezuka fondò la sua casa di animazione, la Mushi Production, si fece avanti, ottenendo un contratto come animatrice dal 1963 al 1972. Nel corso di questo periodo lavorò a serie come Astro Boy, Kimba, La principessa Zaffiro e altre ancora. Poi, nel 1973, innamoratasi dell'Italia e, soprattutto, di un italiano, si trasferisce nella penisola, dove inizia a collaborare con varie riviste di fumetti italiane, tra cui Fumetti in TV, che trasportavano su carta per il pubblico italiano le serie animate giapponesi: di fatto contribuì alla nascita della via italiana del manga. Negli anni successivi ha anche collaborato ad alcuni lungometraggi italiani realizzati da Lanterna Magica, come per esempio La gabbianella e il gatto o Freccia azzurra, e poi ha anche realizzato alcuni libri a fumetti, uno dei quali, Nora Neko, letteralmente Gatti vagabondi, che poi è anche il sottotitolo del volume uscito nel 2016 per Editoriale Cosmo.

domenica 14 febbraio 2021

Braccio di Ferro #3: Olio di gomito

Il terzo numero del Braccio di Ferro dell'Editoriale Cosmo si presenta con una copertina dedicata al carnevale che, in effetti, è l'illustrazione realizzata da Bud Sagendorf, questa volta correttamente accreditata, per Popey #8 edito dalla Dell.
Il sommario del terzo numero, pieno come al solito di storie di produzione italiana, per lo più naif, seppur comunque divertenti (anche se non tutte gradevoli), presenta, come già i numeri precedenti, una storia realizzata proprio da Sagendorf con la premiata coppia Sappo and Wotasnozzle che l'erede di Elzie Crisler Segar riportò sui comic book proprio con l'ottavo numero di Popeye.
Presente in circa 35 numeri, Wotasnozzle aveva come "obiettivo" quello di far impazzire, grazie alle sue incredibili invenzioni, il suo padrone di casa, Sappo, come nel caso de La piaggia di mele, una storiella di 3 pagine recuperata da Vitt #48 del novembre 1968 e di cui non ho trovato (per ora) alcuna traccia tra i Popeye della Dell ristampati dalla IDW, a differenza della storia uscita su Braccio di Ferro #2, pubblicata originariamente su Popeye #60.
Del resto del sommario, onestamente, si salva solo la storia d'apertura, La fonte della giovinezza, di Pierluigi Sangalli, una rielaborazione di una strip story di Popeye, mentre per il resto siamo sì di fronte a storie divertenti, ma nulla più.
I redazionali, invece, purgati dello stile un po' troppo sopra le righe di Luca Boschi, risultano ricchi di informazioni (anche se manca quella sulla pubblicazione originale delle storie di Sugendorf), incluso un interessante trafiletto dedicato a Jack Kirby, che nel 1935 ebbe una breve esperienza presso gli studi d'animazione Fleischer.
In chiusura vi lascio un link con una selezione di copertine di albi italiani dedicati a Popeye.

domenica 27 dicembre 2020

Il ritorno di Braccio di Ferro

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Quando uscì, su cadenza settimanale, la raccolta delle daily strip e delle sunday page sul Popeye di Elzie Crisler Segar in allegato alla Gazzetta dello Sport, acquistai con enorme piacere quella serie (ovviamente solo gli albi), poiché Braccio di Ferro, il nome con cui il personaggio giunse in Italia, fu uno dei più presenti nella mia infanzia subito dopo i personaggi disneyani. A casa, infatti, ho una serie di albetti dal titolo Braccio di Ferro dell'Editoriale Metro, nota anche come Edizioni Bianconi dal nome del fondatore, Roberto Bianconi. Non era l'unico albo di cui ho qualche numero: anche altre riviste come Nonna Abelarda, Provolino, Soldino, Geppo, Chico, Tom & Jerry, quest'ultima la testata, se non ricordo male, con più numeri in mio possesso dopo Braccio di Ferro. Ed è proprio di quest'ultimo che voglio scrivere quest'oggi, visto che l'Editoriale Cosmo ha riportato Popeye in edicola nel formato tascabile di quei vecchi albi.
Fino a ora sono usciti due numeri con una caratteristica particolare: le storie contenute all'interno sono tutte o quasi di produzione italiana. Poprio come con Topolino & co., anche con Popeye gli italiani iniziarono a realizzare in proprio le storie dei personaggi del Thimble Theatre, la serie quotidiana su cui Seagar creò praticamente tutti i suoi personaggi. E tra i realizzatori di queste storie, alcuni sono anche autori disneyani, gente come Michele Gazzarri, Alberico Motta, Tiberio Colantuoni, Sandro Dossi.

sabato 14 ottobre 2017

Giocare con lo spazio e il tempo

Proseguo con le recensioni "mooriane": dopo i Bojeffries, ecco due saghe fantascientifiche di stampo umoristico a loro modo rivoluzionarie.
Gli inizi di Alan Moore come sceneggiatore di fumetti risalgono alla storica rivista di fantascienza britannica 2000AD. Le storie, per lo più irriverenti e intrise del miglior umorismo dissacrante e nero degli autori di Sua Maestà, venivano realizzate da sceneggiatori e disegnatori che avrebbero successivamente invaso il mercato fumettistico statunitense e quindi mondiale.
Moore, in particolare, propose la serie dedicata a D.R.&Quinch, con protagonisti due studenti universitari di un lontano pianeta che nella loro prima avventura contribuiscono alla distruzione del pianeta Terra, di fatto esplicitando l'ispirazione di Douglas Adams sulla serie.
A fianco di questa ecco una serie di racconti, che più o meno ricadono tutti sotto l'ombrello del Tharg's Future Shocks, e le disavventure di Abelard Snazz, geniale e pasticcione risolutore di problemi (i cui clienti risultano alla fine invariabilmente scontenti).
Mentre in Snazz l'influenza di Adams risulta forse più evidente che nel resto della produzione umoristica di Moore, i racconti di Future Shocks sembrano dei piccoli episodi di Ai confini della realtà, ma senza quel senso di inquietudine che spesso si porta dietro la fantascienza, ma solo con l'idea da un lato di divertire e shockare il lettore, e dall'altro scherzare sugli schemi della fantascienza e sui piccoli e grandi difetti degli esseri umani e della società. D'altra parte è proprio in Future Schocks che si trovano le prime bordate al tatcherismo, che purtroppo sono ancora oggi attuali. E non solo in Gran Bretagna.
Le storie di cui sopra si trovano sui volumi:
The complete D.R.&Quinch
con Alan Davis
The complete Alan Moore Future Shocks
con disegnatori vari