Stomachion

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venerdì 18 luglio 2025

Racconti della prima fantascienza

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In un agile libercolo, Alter Ego presenta tre racconti dell'inizio della carriera di scrittore di Herbert George Wells: Il bacillo, un divertente racconto con risvolti catastrofisti che in effetti anticipa romanzi di fantascienza distopico/catastrofista in cui microscopici agenti letali sfuggono da laboratori di ricerca; Il sorprendente caso della vista di Davidson, forse il più squisitamente fantascientifico, perché il protagonista acquisisce temporaneamente un fantastico potere che gli permette di sperimentare ambienti differenti da quelli in cui si trova fisicamente (e grazie a questo potere Wells può mostrare la bellezza del mondo naturale, anche qui quasi a voler mettere sull'avviso il lettore della sua epoca su ciò che si potrebbe, e che in effetti stiamo pertendo); Il tesoro nella foresta, che in effetti è un vero e proprio racconto d'avventura, in linea con la ben più famosa Isola del tesoro di Robert Louis Stevenson, ma con una conclusione molto più amara e drammatica per i protagonisti.
Un trittico di racconti dalla lettura veloce e di vario genere che non possono mancare nella libreria dei cultori delle origini della fantascienza e di Wells in particolare.

martedì 17 giugno 2025

L'uomo invisibile

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Dei quattro grandi romanzi di fantascienza di Herbert George Wells, L'uomo invisibile è probabilmente quello meno evocativo. Non ci sono, in effetti, espressi degli espliciti pareri sul genere umano, come avviene per esempio ne La macchina del tempo o, sebbene in maniera mediata tramite l'invasione aliena, ne La guerra dei mondi, ma indubbiamente lo scrittore e giornalista punta in maniera indiretta la sua lente sull'arroganza dell'uomo. Il protagonista, infatti, il famoso Griffin, che viene anche ritratto nella copertina del Mammut che raccoglie questo e altri tre romanzi di Wells, dopo aver ottenuto una formula chimica che gli permette di ottenere l'invisibilità, scivola in una spirale di abiezione, quasi di corruzione, in cui ogni gesto che fa viene in qualche modo inquinato dal suo senso di onnipotenza.
Per traslato, anche se non con la stessa forza, per esempio, de L'isola del dottor Moreau, Wells punta il dito contro gli scienziati senza etica, interessati all'ottenimento del risultato, senza curarsi delle vittime che lasciano sul campo. Anche se queste vittime sono loro stessi.

martedì 27 maggio 2025

L'isola del dottor Moreau

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Avevo già letto L'isola del dottor Moreau nella versione pubblicata, sempre da Newton Compton, nella collana Il fantastico economico classico, ma visto che era presente nel Mammut che raccoglie i quattro principali romanzi di Herbert George Wells, ho comunque pensato bene di rileggerlo. Il racconto, che in qualche modo forse mi ha preso molto di più della lettura di una ventina di anni fa, ha come base scientifica la teoria dell'evoluzione e gli studi genetici, che qui sono descritti da Wells in maniera sicuramente naif, visto che la genetica come la intendiamo oggi era ancora di là da venire, ma che già vengono presentati con la stessa arroganza con cui spesso si presentano a noi, oggi (sto, ovviamente, pensando a tutte le modifiche geneteche che si vorrebbero fare sugli animali da macello per migliorare la produzione).
Moreau, però, viene caratterizzato come uno scienziato dedito al suo lavoro, che cerca di dimostrare il suo punto di vista, e con un distacco tale da rendergli completamente indifferente il destino delle sue creature. La sua arroganza emerge soprattutto in questo, e non nel fatto che non sia in grado di contemplare l'errore. In un certo senso si paragona a una divinità, e così si pone con le tribù di esseri che ha letteralmente assemblato, esperimenti che hanno sofferto alla "nascita" e che continuano a soffrire, scivolando sempre di più verso una specie di barbarie (se vista dal punto di vista dell'essere umano, ovviamente).
La modernità del romanzo, alla fine, colpisce con tutta la sua forza: un classico veramente senza tempo, in cui si mescolano diversi temi, dalla scienza senza etica, alle considerazioni sulla religione.

lunedì 17 dicembre 2018

Giochi da pavimento

Nel 2000 la Sellerio ha dato alle stampe una piccola edizione italiana del famoso Floor Games di Herbert George Wells, lo stesso autore de La macchina del tempo e La guerra dei mondi. E' un gran bel libro, che in lingua originale è liberamente disponibile sul Project Gutenberg insieme con il successivo War Games. Contiene delle proposte interessanti e alternative non solo per il nostro mondo moderno, ma anche per l'epoca, grazie all'inventiva di Wells, che propone al lettore l'uso di giochi e giocattoli in legno, con tanto di regole e costruzione dei mondi: tutti ingredienti che oggi si ritrovano in molti videogiochi di genere.
La lettura del librettino è, dunque, altamente consigliata, anche visto il periodo, e potete inoltre trovare un'edizione corredata dalle immagini su archive.org. Un'altra edizione elettronica, in pdf, è quella rilasciata dalla Penn State University.
Buona lettura e, soprattutto, buoni giochi!