Stomachion

venerdì 30 settembre 2011

Il premio alla fine del mondo!

La Guida Galattica è infallibile. È la realtà, spesso, ad essere inesatta.
(Douglas Adams
La citazione mattutina di WikiQuote (grazie a Elitre per la condivisione) non poteva non essere più adatta, visto che da poche ore sono stati premiati i vincitori degli Ig Nobel 2011. Questi, come ormai qualunque lettore di blog scientifici sa, sono i premi che vengono assegnati alle così dette ricerche improbabili, quelle che apparentemente sono considerate inutili o che lasciano basiti o fanno letteralmente piegarci in due dalle risate al primo impatto. Poi, però, qualcosa di serio in fondo in molte di loro si trovano, e questo rende i premi ambiti tanto quanto i Nobel (a partire da lunedì, con la medicina, verranno annunciati).
A questo punto, mentre sto ragionando sul giorno più opportuno per pubblicare la versione italiana del post dedicato al Tevatron, ecco la veloce comunicazione sull'annuncio degli Ig Nobel, ma visto che potete leggere sia l'elenco ufficiale, sia i post in italiano sull'argomento (Marcoscan, Questione della decisione, Oggi Scienza, Galileo), allora mi limito a segnalarvi i due premi che maggiormente mi interessano, quello alla fisica e soprattutto quello alla matematica, cui fa riferimento il titolo.
Per quel che riguardala fisica il premio è andato a Philippe Perrin, Cyril Perrot, Dominique Deviterne, Bruno Ragaru e Herman Kingma che sono riusciti a mostrare come e perché i discoboli soffrono di vertigini dopo il lancio mentre i lanciatori di martello no(1)!
L'Ig Nobel matematico, invece, va a un gruppo di predittori, o profeti visto il tipo di predizione che hanno fatto. Vengono quasi tutti dagli Stati Uniti, tranne un coreano e un ugandese, e hanno indicato la data di fine mondo!
I premiati sono, nell'ordine indicato dal comitato di Harvard (tra parentesi indico l'anno presunto della fine del mondo): Dorothy Martin (1954), Pat Robertson (1982), Elizabeth Clare Prophet (1990), Lee Jang Rim (1992), Credonia Mwerinde (1999), Harold Camping (prima previsione: 6 settembre 1994; seconda previsione: 21 ottobre 2011).
La motivazione è quanto di più semplice ci sia al mondo:
Per aver insegnato che il mondo è attento quando si fanno assunti e calcoli matematici(2)
Chiudo, però, con il premio per la pace, che va ad Arturas Zuokas, sindaco della cittadina lituana Vilnius per aver risolto il problema del parcheggio abusivo:

giovedì 29 settembre 2011

La calunnia è un venticello

Capitano: Allora, Victoriapeius, secondo te io sarei un'anfora piena di vino?
Victoriapeius: Non l'ho mai detto, capitano! E' stato Veracrus a dirlo!
Capitano: Allora è stato Veracrus a dire che sei stato tu che hai detto che io non sono che un'anfora piena di vino?
Victoriapeius
: E io dico che se Veracrus ha detto così, Veracrus è un infingardo!
Vedetta
: Nave pirata a babordo!
Tullius Detritus
: Avete sentito, capitano?
Capitano: No! Nessuno l'ascolti! E' in quarantena! Ha osato dire che, mentre noi siamo in mare, le nostre donne si danno alle orge!
Vedetta
: ?!? Se le cose stanno così, non dirò più niente!!! Psss! Gente capace di raccontare che io sono entrato in marina per la raccomandazione di mia moglie, che è amica di una cugina di secondo grado di Cesare!

(da Asterix e la zizzania, di Goscinny e Uderzo, dal volume Asterix - Le storie più belle, ed.Mondadori , trad.Luciana Marconcini)

mercoledì 28 settembre 2011

La storia di Vincent e del padre contadino

Su tumblr ho trovato una simpatica storiella su un padre italoamericano e su come il figlio riesce ad aiutarlo nonostante una situazione non proprio favorevole. Ve ne propongo una traduzione.
Buona lettura!


Un vecchio gentiluomo italiano viveva da solo in New Jersey. Come ogni hanno voleva piantare i pomodori nel giardino, ma era un lavoro molto difficile, e la terra era dura. Il suo unico figlio, Vincent, che era solito aiutarlo, era in prigione. Il vecchio signore scrisse una lettera a suo figlio e gli descrisse la sua difficile situazione:
Caro Vincent,
Sono piuttosto abbattuto poiché sembra che non sarò in grado di piantare i pomodori in giardino quest'anno. Sto diventando troppo vecchio per scavare un orto. So che se tu fossi qui i miei problemi sarebbero risolti. So che saresti molto felice di scavare l'appezzamento per me, come ai vecchi tempi.
Con affetto,
Papà
Pochi giorni più tardi ricevette una lettera dal figlio
Caro papà,
Non scavare quel giardino. E' lì che sono sepolti i corpi.
Con affetto,
Vinnie
Alle 4 del mattino successivo gli agenti dell'F.B.I. e la polizia locale arrivarono e scavarono l'intera area senza trovare alcun corpo. Si scusarono con il vecchio e andarono via. Quello stesso giorno il vecchio ricevette una lettera dal figlio.
Caro papà,
Vai avanti e pianta i pomodori, ora. Questo è il meglio che potevo fare, viste le circostanze.
Con affetto,
Vinnie

martedì 27 settembre 2011

MaddMaths #20 agosto/settembre 2011

MaddMaths
Come al solito con puntuale ritardo arriva il mio post dedicato alla newsletter dei matematici pazzi che fanno capo a Roberto Natalini, Cappellaio ad honorem, se me lo concede!
Anche questa edizione, come le passate, si mescola con il Carnevale della Matematica, ospitato da Roberto Zanasi a metà di questo mese di settembre. I post segnalati su quell'edizione, che poi era la 41.ma, non verranno risegnalati qui sopra. E per fortuna che Roberto non ha segnalato l'intervista, perché mi sarebbe molto spiaciuto non segnalarla anche io (che in ogni caso avrei comunque risegnalato... inizia a girarmi la testa...), ovvero, per la serie Vita da matematico, ecco a voi Andrea Plazzi!
Come spero alcuni lettori sappiano, Andrea è da anni nel mondo del fumetto: ha curato e tradotto i romanzi a fumetti del maestro Will Eisner ed è il curatore della mitica serie Rat-Man di Leo Ortolani, ma soprattutto è un matematico di formazione che ogni tanto (in due occasioni ha anche partecipato ai miei Carnevali della Matematica) torna a scrivere di questo suo primo amore e con il quale, a volte, si discute via e-mail anche di fisica (per i neutrini mi aspettavo una qualche e-mail, a dire il vero...). E poi è anche un lettore di Dampyr, come il sottoscritto!
Prima di proseguire con le altre segnalazioni tratte dalla newsletter, preferisco lasciarvi (e lasciarmi su questo blog) questo passaggio dell'intervista:
Rimpiangi di aver ‘perso tempo’ a studiare matematica? Quali sono i migliori fumetti in cui ci sono riferimenti alla matematica?
Ovviamente no, sono felice di avere studiato matematica, che è stata parte importante del mio lavoro per diversi anni e che mi ha lasciato gli strumenti per continuare a capirne una piccola parte e, volendo e trovando il tempo, di ampliare le mie conoscenze.
I due "fumetti matematici" recenti (dicitura assolutamente impropria) più notevoli sono sicuramente GOTTINGA e LOGICOMIX: storie diversissime che, senza alcuna tentazione o cedimento didascalico, raccontano vicende, fatti e persone inserendo suggestioni logico-matematiche sofisticate ma riuscendo a restare leggibili a qualsiasi lettore (interessato).
E riprendiamo con il solito ritmo e precisamente con l'editoriale di Roberto, Sì, però, non è che si potrebbe rendere la matematica a scuola un pochino più interessante?
In questi primi giorni di settembre, mentre i bagnini sono già impegnati a riporre sdraio e ombrelloni per la prossima stagione, ai tavolini dello stabilimento balneare di Viareggio vedo bambini e ragazzi di tutte le età intenti a compitare con occhi spiritati, pagine e pagine di esercizi di matematica apparentemente di una noia mortale (ho evitato di indagare troppo, bastavano gli occhi spiritati). Alcuni di loro in realtà non hanno mai smesso durante l'estate. Questi ragazzi sono un esercito in marcia, l'esercito dei futuri (e attuali) odiatori della matematica.
All'editoriale è associata anche una apposita discussione: sarebbe bello se insegnanti e soprattutto studenti (magari quelli che in matematica zoppicano un po') decidessero di partecipare...
Per L'angolo di Gipo, invece, ecco Settembre 2011
Chi ha detto che il linguaggio della matematica è arido ed astruso? In realtà esso è ricco di espressioni che possono essere usate per la costruzione di enigmi curiosi e divertenti. Appuntamento con il n.10 (e con le soluzioni del n.9).
E infine Quanto sono bravi gli scolari italiani? Ce lo dicono le prove Invalsi. Forse di Erasmo Modica
Il 10 maggio 2011 gli studenti delle superiori affrontavano la prove Invalsi che avrebbero valutato i loto livelli di apprendimento. Due mesi dopo, sono arrivati i risultati. Ma le prove Invalsi non sono esenti da critiche: non solo sono perfettibili, ma possono essere addirittura ingannate.
Chiudo segnalandovi un paio delle news proposte: La formula per il parcheggio perfetto e La matematica prevede gli esiti delle rivoluzioni, letture interessanti che un giorno, magari, potrebbero anche tornarci utili.

lunedì 26 settembre 2011

Olimpiadi Italiane dell'Astronomia 2012

Mentre la squadra italiana, costituita da Gabriele Benedetto, Renato Desideri, Roberta Tripodi, Edoardo Altamura, Andrea Malara e Roberto Ribatti (i ragazzi sono accompagnati da Giulia Iafrate di Trieste, che ho avuto modo di vedere a Comunicare Fisica 2009, dove ha presentato alcuni software didattici(1), e da Giuseppe Cutispoto di Catania, che per il momento conosco solo via e-mail) sta partecipando alle 16.me Olimpiadi Internazionali dell'Astronomia in Kazakhstan(2), in Italia è uscito il bando per le Olimpiadi italiane del 2012 (lo trovate anche sul sito olimpico). La preselezione avverrà attraverso un tema astronomico che quest'anno ha per titolo:
L’origine dell’universo.
Quali sono le principali osservazioni scientifiche a sostegno dell’ipotesi del Big Bang? A tua conoscenza, esistono altre teorie scientifiche alternative compatibili con le osservazioni?
Prossimamente il sito ufficiale proporrà il materiale per iniziare a documentarsi sul caso (ho anche creato un piccolo bundle, una sorta oggettino didattico, per consentire una più semplice diffusione del materiale stesso e che renderò pubblico con l'uscita ufficiale). Nell'attesa dell'uscita del materiale, vi segnalo le date olimpiche da non dimenticare:
24 novembre: deadline per la sottomissione dei temi;
23 dicembre: deadline per la comunicazione degli ammessi alla fase interregionale;
20 febbraio 2012: svolgimento della prova interregionale;
12 marzo 2012: deadline per la comunicazione degli ammessi alla fase finale;
15 aprile 2012: finale nazionale
Ed eccovi qui sotto la locandina dell'edizione 2012:
Insegnanti e studenti all'ascolto: le Olimpiadi Italiane dell'Astronomia 2012 sono iniziate. Non perdete l'appuntamento!

(1) Aladin, Stellarium, VOSpec, SimPlay. Gli ultimi due programmi sono delle applet java.
(2) Secondo il programma, oggi i ragazzi sono impegnati in una escursione, mentre l'ultima prova è prevista per domani. La chiusura invece avverrà il 29.

sabato 24 settembre 2011

In corsa con i neutrini

Saprete già che il mondo dell'informazione è rimasto sconvolto dai dati dell'esperimento Opera sui neutrini superluminari. Anche il sottoscritto si è concentrato per provare a gettare un po' di acqua sul fuoco. Le reazioni alla notizia, infatti, sono state tra le più disparate: si andava dai catastrofisti disperati per il crollo di Einstein e della relatività (speciale e generale) a quelli addirittura contenti, un po' come quei bambini che sono contenti di dirti che hai sbagliato. Personalmente, pur richiedendo, come hanno fatto gli stessi ricercatori di OPERA, una verifica da parte di un altro esperimento, ho pensato bene di sottolineare come la relatività speciale e il modello standard, le due teorie che sarebbero direttamente collegate con il risultato, non crollerebbero né verrebbero falsificate, come invece vorrebbe il pensiero popperiano ben poco amato nel mondo della scienza e della fisica in particolare. Per fare questo ho scritto due post per Doc Madhattan, Waiting the superluminal neutrinos e From maxwell to Einstein. In particolare il primo ha avuto una quantità incredibile di visitatori ed è stato anche segnalato su Oggi Scienza (un grazie a Stefano Dalla Casa, che spero mi legga anche su queste pagine in italiano!). Cercherò, ora, di riassumere la posizione raccontata in quei due brevi post perché mi sembra giusto e doveroso nei confronti dei lettori italiani.
Iniziamo con le equazioni di Maxwell: \[\vec \nabla \cdot \vec E = \frac{\rho}{\varepsilon_0}\] \[\vec \nabla \cdot \vec B = 0\] \[\vec \nabla \times \vec E = - \frac{\partial \vec B}{\partial t}\] \[\vec \nabla \times \vec B = \mu_0 \vec J + \mu_0 \varepsilon_0 \frac{\partial \vec E}{\partial t}\] Queste equazioni vennero pubblicate da James Maxwell in una serie di quattro articoli, dal titolo On Physical Lines of Force, di cui il primo uscì nel 1861, e servono per descrivere il comportamento del campo elettromagnetico. Il problema, all'uscita delle equazioni, non fu tanto la correttezza della descrizione, quanto la loro non invarianza rispetto alle trasformazioni di Galileo. Per accettare il lavoro di Maxwell, quindi, sembrava di dover dire che quelle trasformazioni erano sbagliate. In realtà, più che quelle trasformazioni ad essere sbagliate, semplicemente le equazioni descrivevano un sistema invariante sotto un'altro tipo di trasformazioni di simmetria, le trasformazioni di Lorentz: \[\begin{cases} t' &= \gamma \left( t - \frac{v x}{c^2} \right) \\ x' &= \gamma \left( x - v t \right)\\ y' &= y \\ z' &= z \end{cases}\] E' semplice, almeno in un corso di fisica, ricavare le trasformazioni di Lorentz nel momento in cui si testano le equazioni di Maxwell con le trasformazioni di Galileo: si trovano i termini che non vanno e si modificano opportunamente le seconde per ottenere le prime. Il passaggio dalle trasformazioni, scoperte nel 1887, alla fisica genera poi la relatività speciale di Einstein con tutto quel che ne consegue. Ora, considerando che è possibile definire la velocità della luce usando le costanti $\mu_0$ e $\varepsilon_0$ e che l'elettromagnetismo si fonda proprio sui quanti di luce, sostituire anche all'interno della relatività speciale la presunta velocità dei neutrini misurata da OPERA vorrebbe dire suggerire che i neutrini (che sono fermioni) sono i veri bosoni dell'interazione elettromagnetica! E' con questo spirito che la relatività speciale è da considerarsi corretta anche nel caso di conferma del risultato di OPERA, non incidendo questo realmente sull'universo elettromagnetico, che poi è quello che abbiamo fino ad ora la capacità di sperimentare. E in questo universo la relatività speciale domina. Il risultato di OPERA, se verificato, ci costringerà, però, a proporre una serie di nuove idee. Alcune ho provato io stesso a immaginarle:
  1. cambiare l'interazione debole, che è l'unica, insieme alla gravità, che oggi sappiamo influenzi i neutrini(3);
  2. approfondire un eventuale legame quantistico tra neutrini e spaziotempo(4);
  3. immaginare una nuova interazione esclusiva dei neutrini(5);
  4. altre idee che al momento non mi vengono (o che sono così radicali da non voler raccontare)(6);
La scienza, in sostanza, avanza in questo modo: c'è qualcuno che investiga un fenomeno e ne ricava dei dati, quindi li espone al pubblico accademico (e a volte anche a quello non accademico) per chiederne una verifica (dei calcoli, se il lavoro è teorico, dei dati, se sperimentale), e quando questa verifica arriva si potrà decidere se siamo di fronte a una scoperta o a un errore (che può essere di calcolo, per una teoria, o statistico, per un esperimento).
La scienza è così: procede a passi, e le sue rivoluzioni, per quanto veloci, hanno bisogno di tempo, ma non spazzano o falsificano le teorie precedenti, quando queste sono efficaci. In fondo le teorie di Newton e Galileo sono ancora qui tra noi, con tutta la loro efficacia. Quindi anche relatività speciale e Modello Standard, nonostante i catastrofisti o i bambini dispettosi, resteranno ancora qui valide. Andranno, ma lo sappiamo già, estese. Bisognerà trovarne i limiti. Ed è questo il nostro compito per il futuro, ed è anche uno dei compiti di LHC e di molti altri esperimenti nel mondo.

P.S.: Mi sembra doveroso, nell'ordine, segnalare nell'ordine una trascrizione del seminario di OPERA e la sua versione registrata per quelli che se lo sono perso; le considerazioni di Marco Delmastro sul preprint di OPERA; quelle inviate a Jon Butterworth, del Guardian, da un componente anonimo di OPERA che non ha firmato il preprint e che ha espresso le sue perplessità (non molto diverse da quelle di Marco) sul risultato diffuso.
Infine mi corre quasi l'obbligo di segnalarvi l'ultima polemica ministeriale firmata Mariastella Gelmini, ma questa, probabilmente, la conoscete già...

Roberto Petronzio a RaiNews sui neutrini superliminali

giovedì 22 settembre 2011

Scholarpedia, Wikipedia e la Blogfest 2011

Tempo fa mi imbattei in Scholarpedia, una wiki strutturata sulla falsa riga di Wikipedia da una parte e di una rivista scientifica referata dall'altra. Da quel poco che ho capito navigandola, spero di averne compreso le peculiarità, che andrò ora a descrivervi.
Il motore di Scholarpedia è lo stesso della Wiki, e ogni articolo può essere scritto a più mani, solo che a differenza della Wiki gli utenti sono ricercatori che hanno anche avuto la bella idea di introdurre un sistema di referaggio delle voci prima della loro pubblicazione. Questo ha avuto come risultato accessorio, a mio giudizio anche gradito, quello di avere assegnato un codice doi, quello che viene assegnato a tutti gli articoli scientifici specialistici, ovvero gli articoli che gli autori pubblicano su Scholarpedia sono paragonabili (o quasi) a quelli di una ricerca originale, anche se sono sostanzialmente articoli di rassegna (delle review) e per di più sono completamente gratuiti e scaricabili sia separatamente sia in blocco (vengono infatti raccolti come per un qualsiasi journal). Ovviamente vengono via via aggiornati (e gli aggiornamenti vengono approvati con lo stesso procedimento).
Senza entrare a gamba tesa nella polemica che sta montando nel mondo anglosassone, riportata molto bene da Peppe, mi piacerebbe, in realtà e da buon italiano, proporre uno dei più classici contropiede e proporre quello che potrebbe essere un reale open access, definito in questo modo: una Scholarpedia per ricerca originale!
L'idea sarebbe quella di realizzare quindi una wiki, con obbligo di iscrizione per proporre gli articoli; dietro un comitato editoriale di disciplina che approva, anche usando referee esterni, la pubblicazione dell'articolo stesso (ovviamente i componenti del comitato editoriale, se vogliono pubblicare, devono sottoporsi allo stesso procedimento). Per rendere, poi, il processo di referaggio trasparente si può realizzare una pubblicazione pubblica dell'articolo con due codici differenti, uno che lo identifica come preprint e un'altro come articolo vero e proprio. L'idea è un po' vaga, me ne rendo conto, va raffinata (ad esempio il sistema di pagamento dei server: lo si potrebbe sostenere con una sorta di raccolta fondi pubblica, come per Wikipedia, o con il sistema di pay with a tweet per il download dei pdf), magari è un po' ingenua (però se ci sono riusciti quelli di Scholarpedia!), ma potrebbe anche essere il caso di discuterne, iniziare a farla circolare in giro, a maggior ragione ora che Peppe sarà in alla Blogfest 2011 a parlare di open access per conto di Wikimedia Italia.

P.S.: a proposito di Blogfest, Amedeo è nominato per la categoria dei blog tecnico-divulgativi. Per votarlo c'è, come al solito, l'apposita scheda. Dategli un'occhiata e, se decidete di votare, votatelo!
P.P.S.: l'immagine è stata realizzata con LogoMaker.