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In entrambe le storie, anche se per motivi diversi, i protagonisti sono costretti in casa e l'unico passatempo che gli resta è quello di guardare i vicini con il binocolo. Ed entrambi sembrano assistere a un omicidio.
A parte il sesso dei due protagonisti, i punti di contatto tra le due pellicole continuano, come ad esempio l'essere entrambe ispirate a due opere letterarie, un racconto di Cornell Woolrich per Hitchcock e un romanzo di Daniel Mallory scritto con lo pseudonimo di A. J. Finn per Wright; l'ossessione del protagonista verso la colpevolezza del marito della presunta donna morta; una più o meno esplicita riflessione sul rapporto di coppia; una vicinanza tecnica e stilistica tra i due registi.
Wright, infatti, riesce a catturare in maniera perfetta lo stile di Hitchcock, realizzando alla fine un film vecchia scuola intenso e appassionante, decisamente molto ben riuscito.
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